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Cronaca

Parere dei revisori: fumata nera. Tutto rinviato a lunedì, ultimo giorno utile

Fumata nera. Niente da fare. Il parere dei Revisori dei Conti non c'è, potrebbe arrivare lunedì mattina con una serie di prescrizioni così come non essere consegnato per tempo: non è stata sufficiente la maratona delle ultime ore per arrivare a scrivere le valutazioni sul conto consuntivo 2014, attese dal sindaco Mimmo Consales e dai consiglieri comunali

BRINDISI – Fumata nera. Niente da fare. Il parere dei Revisori dei Conti non c’è, potrebbe arrivare lunedì mattina con una serie di prescrizioni così come non essere consegnato per tempo: non è stata sufficiente la maratona delle ultime ore per arrivare a scrivere le valutazioni sul conto consuntivo 2014, attese dal sindaco Mimmo Consales e dai consiglieri comunali, per tornare in Aula e archiviare il bilancio dell’anno passato.

I componenti dell’organo di controllo interno si sono visti venerdì sino a tardi, c’è chi dice che siano rimasti nell’ufficio di Ragioneria sino alle 23, per poi tornare oggi (sabato 16 maggio) alle 9 e andar via attorno alle 14. Le indiscrezioni che rimbalzano da piazza Matteotti riferiscono persino della presenza dello stesso primo cittadino e dell’assessore Carmela Lo Martire che sebbene abbia consegnato la delega al Bilancio poiché candidata alla regionali, sia stata chiamata per portare chiarimenti rispetto ad alcune voci del bilancio.

Neppure gli interventi del sindaco e dell’assessore sarebbero serviti alla svolta. Non è chiara la motivazione. Si sa che rispetto ad alcuni capitoli ci sarebbero diversità di vedute tra la struttura del Comune e il Collegio e che all’interno dello stesso Organo ci siano posizioni differenti. Ormai è storia nota che il punto di vista del presidente Vittorio Dell’Atti non collima con quello di Massimo Mangiameli. Mai una valutazione sul consuntivo è stata così travagliata, stando alle cronache degli ultimi anni.

Cosa succederà adesso? Non si può fare altro che aspettare. Attendere lunedì mattina, termine ultimo, stando al regolamento interno che assegna ai revisori venti giorni di tempo per studiare la documentazione allegata al consuntivo, a far data dalla notifica. E la consegna ai tre revisori, Vittorio Dell’Atti, Massimo Mangiameli e Rita Saracino, è stata fatta il 27 aprile scorso. Tre giorni prima della data inizialmente indicata per il Consiglio destinato all’adozione del Conto dell’anno passato, disertato dalla maggioranza di centrosinistra per una scelta strategica che se da un lato continua ad essere rivendicata dal primo cittadino, dall’altro alimenta le critiche dei contestatori.

Qui, all’interno del frastagliato gruppo di opposizione, più di qualcuno sostiene che - stando così le cose -  è certo che il parere sia farcito da prescrizioni, che sia cioè favorevole con una serie di condizioni che il Comune dovrà rispettare e che ingesseranno la capacità di manovra economico-finanziaria dell’Ente in vista del bilancio di previsione 2015.  Diversamente, i revisori si sarebbero già pronunciati con un “no”, essendoci di mezzo lo sforamento del patto di stabilità. Evidentemente, invece, qualcosa da salvare c’è. Ma cosa e in che modo sono questioni piuttosto articolate, a maggior ragione se si tratta di definire i residui che per il Comune sono sempre stati materia di contestazione, come confermano gli stralci per quelli attivi.

Va detto anche che proprio in considerazione di quanto avvenuto nelle ultime ore, ossia della full immersion a Palazzo di città, c’è chi si dice convinto che alla fine il parere sarà negativo punto e basta  e chi sostiene che non arriverà per tempo. In altre parole che  i tre non giungeranno a conclusione neppure lunedì mattina. Cosa succederà nel caso in cui dovesse corrispondere a verità questa ipotesi? 

La domanda pare sia stata posta alla segreteria dell’Ufficio di presidenza e sembra che la risposta sia stata la seguente: “In mancanza del parere dei Revisori, si andrà in Consiglio ugualmente, perché così dice il regolamento”. Secondo le disposizioni che attengono al funzionamento delle Assise, il termine di venti giorni assegnato al Collegio è perentorio e non ordinatorio, quindi o c’è la consegna del parere oppure si procede oltre. E a sentire questa tesi si andrà comunque in Aula. Quando? Probabilmente il 22 maggio prossimo. Sicuramente non è possibile andare più in là del 29 maggio poiché c’è la diffida del prefetto dopo la seduta del 30 andata deserta.

In caso contrario, qualora cioè non si dovesse arrivare in Assise entro il 29, la prefettura procederà alla nomina di un commissario ad acta per l’adozione del consuntivo e il Consiglio verrà sciolto. Ipotesi queste che non piacciono agli inquilini del Palazzo, dal momento che l’idea di tornare tutti a casa non trova simpatizzanti, nonostante all’interno della maggioranza di governo, più di qualcuno si mantiene in posizione critica.
Di certo c’è questo week-end sarà particolarmente lungo e carico di tensione al Comune di Brindisi. Mai parere è stato atteso e sospirato per così tanto tempo. Un travaglio ancora in corso.

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