rotate-mobile
Cronaca

Razzie nei bagagli in aeroporto: due condanne

BRINDISI - Il vizietto di frugare nei bagagli altrui per appropriarsi di oggetti di valore e non, all’aeroporto di Brindisi, costa una condanna per due guardie giurate, mentre per un altro vigilante è stata accolta la richiesta di patteggiamento che segue ad altre due che furono già decise in fase di indagini preliminari.

BRINDISI - Il vizietto di frugare nei bagagli altrui per appropriarsi di oggetti di valore e non, all’aeroporto di Brindisi, costa una condanna per due guardie giurate, mentre per un altro vigilante è stata accolta la richiesta di patteggiamento che segue ad altre due che furono già decise in fase di indagini preliminari. Punto fermo, quindi, per cinque delle persone accusate di ruberie varie, anche tentate, che oltre a fare grande scalpore condussero nel 2012 all’esecuzione di otto ordinanze di custodia cautelare chieste dal pm Milto Stefano De Nozza che aveva coordinato l’attività investigativa della polizia di frontiera.

Cinzia Angolano, 34 anni, è stata condannata a una pena di un anno, Antonella Negro, 26 anni, a un anno e due mesi al termine di un processo con rito abbreviato che si è celebrato dinanzi al gup Maurizio Saso. Rispondevano di peculato in concorso. Per entrambe, oltre allo sconto di un terzo previsto dal rito alternativo, anche pena sospesa e non menzione. Il risarcimento per l’unica parte civile, l’istituto di vigilanza Ivri, sarà determinato in sede civile. Accolta poi la richiesta di patteggiamento di Donato Tasco, 47 anni, per il quale il gip ha applicato la pena di un anno e dieci mesi frutto dell’accordo tra accusa e difesa.

In quattro invece erano già stati rinviati a giudizio e dovranno affrontare il processo con rito ordinario che inizierà il 2 aprile prossimo dinanzi al Tribunale di Brindisi in composizione collegiale: si tratta di Andrea Torino, 24 anni di Brindisi, Claudio Malvaso, 34 anni di Mesagne, Antonio Binetti, 38 anni di Brindisi e Antonio Lazzoi, 27 anni di Brindisi, quest’ultimo operaio aeroportuale.

Stando a quanto fu accertato nel corso dell’attività investigativa il gruppetto di addetti “svuotabagagli” era interessato a qualsiasi cosa: perfino ai generi alimentari e alle cartoline con i saluti da Brindisi. Ma anche a oggetti hi-tech come Playstation e iPad, per non dire dei telefonini e addirittura dei caricabatterie. Erano nove in tutto le persone indagate per quattordici capi d’accusa. Gli episodi furono filmati da una microcamera che era stata piazzata sul soffitto della “stanzina” adibito al controllo radiogeno dei bagagli. Il primo risale all’estate del 2009 quando furono prelevati dal bagaglio di un viaggiatore cinese 12mila euro che, opportunamente ripartiti, toccarono a due vigilantes. Il 3 agosto del 2011, poi, inizia la sfilza di razzie. Passato ai raggi x il bagaglio di un altro cittadino cinese in partenza da fiumicino, due guardie giurate individuarono un paio di orecchini, una collana e 2 coltellini. Dopo gli orecchini toccò a un telefonino marca Ngm, un profumo marca Ferrari e un caricabatteria per Nokia e un iPad Apple che fu poi rivenduto.

Quattro sono i tentativi di furto non riusciti per diverse ragioni: una volta perché c’era la chiusura a combinazione, un’altra volta perché della semplice carta era stata scambiata per banconote attraverso il video del sistema Bhs, un’altra volta ancora perché subito dopo essersi impossessati di una Playstation, uno dei due vigilantes si accorse della presenza di una delle cinque microcamere (e svariati microfoni spia) piazzati dalla Polaria nel locale, e si affrettò col collega a riporre tutto in valigia. E un’altra volta solo perché la valigia era stata già “controllata” da altri.

Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Gianvito Lillo, Massimo Manfreda, Vito Epifani, Danilo Di Serio, Vincenzo Farina, Antonio Maurino e Rolando Manuel Marchionna.

 

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Razzie nei bagagli in aeroporto: due condanne

BrindisiReport è in caricamento