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Cronaca

Rematore brindisino morto dopo la gara a Termoli: il pm dispone autopsia

TERMOLI - Il magistrato di turno ha disposto l'autopsia per Benito Sinisi, 53enne di Brindisi, lo sportivo deceduto ieri sera dopo la prova molisana del VI Trofeo dell'Adriatico, manifestazione di voga con imbarcazioni tradizionali, svoltasi nelle acque antistanti il locale Circolo della Vela.

TERMOLI - Il magistrato di turno ha disposto l'autopsia per Benito Sinisi, 53enne di Brindisi, lo sportivo deceduto ieri sera dopo la prova molisana del VI Trofeo dell'Adriatico, manifestazione di voga con imbarcazioni tradizionali, svoltasi nelle acque antistanti il locale Circolo della Vela.

Benito Sinisi, sportivo con tanti interessi, a partire dal gran fondo (aveva partecipato a maratone e mezze maratone in molte località italiane), avrebbe dovuto avere un apparato cardiovascolare più che allenato anche a 53 anni, ma quasi certamente è stato proprio un attacco cardiaco ad ucciderlo. Il magistrato comunque vuole avere la certezza assoluta, e verificare anche se Sinisi fosse idoneo all'attività agonista. Le attività remiere e il canottaggio sono quelle, assieme al rugby, che mettono maggiormente alla prova il cuore.

Alle 19,30 Sinisi, dopo la seconda manche delle regate cominciate in mattinata, stava rientrando con i compagni dell'armo brindisino alla banchina del circolo della Vela di Rio Vivo. I testimoni dicono che aveva  il volto contratto dallo sforzo ed era cianotico. Sbarcato, ha fatto solo pochi passi prima di stramazzare nella sabbia, tra compagni e atleti delle altre 12 squadre sconvolti. I soccorsi sono stati immediati: la postazione del 118 era poco distante.

L’equipe sanitaria ha utilizzato immediatamente il defibrillatore, ma Benito Sinisi non reagiva più: stava morendo sotto gli occhi dei compagni di tante avventure sportive. Allora è stato deciso il trasferimento al  pronto soccorso dell’ospedale San Timoteo di Termoli, ma pare che Sinisi vi sia giunto già privo di vita. La stampa locale riferisce che i medici del pronto soccorso hanno chiesto che sull’uomo venisse effettuata un’autopsia, invito accolto dal pm di turno per capire le reali cause del decesso, anche se la causa più probabile sembra essere un infarto.

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