Richieste di soldi per ritirarsi dalle aste, perizia al processo
SAN PIETRO VERNOTICO – Una casa sottoposta a sequestro e in attesa di essere venduta all’asta; l’interessamento di tre persone che, secondo l’accusa, assicurano al proprietario che possono ritirarsi dall’asta ma dietro compenso; la denuncia alla Guardia di Finanza corroborata da una cassetta audio nella quale sono registrati i colloqui fra i tre e il denunciante. Oggi il collegio (presidente Licci, giudici Fiorentino e Scuzzarella) ha affidato l’incarico peritale per la trascrizione del contenuto. E il processo, nell’attesa di avere queste trascrizioni, è stato aggiornato al 3 dicembre.
SAN PIETRO VERNOTICO – Una casa sottoposta a sequestro e in attesa di essere venduta all’asta; l’interessamento di tre persone che, secondo l’accusa, assicurano al proprietario che possono ritirarsi dall’asta ma dietro compenso; la denuncia alla Guardia di Finanza corroborata da una cassetta audio nella quale sono registrati i colloqui fra i tre e il denunciante. Oggi il collegio (presidente Licci, giudici Fiorentino e Scuzzarella) ha affidato l’incarico peritale per la trascrizione del contenuto. E il processo, nell’attesa di avere queste trascrizioni, è stato aggiornato al 3 dicembre.
Gli imputati sono Ivo Giordano. Antonio Stabile e Mario Massari, tutti e tre di San Pietro Vernotico, difesi dall’avvocato Domenico Valletta. La parte offesa è Massimiliano Miglietta, genero del proprietario della casa che doveva essere venduta all’asta. Una storia di debiti che si trascinava da tempo, finita con il sequestro dell’immobile e quindi la fissazione della vendita all’asta. In questo contesto, accusa Miglietta, entrano in ballo i tre.
Lui non ci sta ai ricatti e si rivolge al comandante della Guardia di Finanza di San Pietro Vernotico, maresciallo Saponaro. Nel corso delle indagini vengono effettuate intercettazioni di colloqui. I tre finiscono sotto processo per estorsione. Si difendono sostenendo che c’è stato un malinteso. I testimoni escussi invece confermano. Qualcuno dice pure che i tre usavano fare questo giochetto nelle vendite all’asta. Nella prossima udienza sarà sentito il maresciallo della Guardia di Finanza Nico Salati.