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Cronaca Mesagne

Riordino ospedaliero, i sindaci incontrano Emiliano: "Salvare i posti letto"

Con le audizioni dei sindaci dei Comuni su cui insistono le strutture oggetto del riordino della rete ospedaliera regionale e di alcune associazioni, si è conclusa la sessione pomeridiana della III commissione consiliare presieduta da Pino Romano

Con il nuovo piano di riordino ospedaliero non si perderanno posti letto ma saranno redistribuiti, quelli degli ospedali di Mesagne e San Pietro Vernotico passerebbero a Brindisi e Francavilla Fontana. Il sindaco di Mesagne, Pompeo Molfetta, non è disposto ad accettare questa “trasformazione” e ne ha parlato nell’audizione dei sindaci di quei Comuni coinvolti nel piano di riordino ospedaliero che si è tenuta oggi a Bari. C’era anche il sindaco di San Pietro Vernotico Maurizio Renna.

“C’era molta confusione e poca possibilità di spiegare per bene i motivi che mi portano a chiedere di rivedere il piano di riordino ospedaliero ma ci saranno altre occasioni – chiarisce Molfetta, raggiunto telefonicamente da Brindisireport – il piano di riordino non è ancora definito, molti aspetti sono poco chiari e considerato che sta incontrando molte resistenze dubito che vada in porto. Certo è che Mesagne subisce cambiamenti da 15 anni, era un ospedale di alto livello, non siamo disposti a perdere quel poco che è rimasto. Togliere posti letto a San Pietro e Mesagne significa ingolfare Brindisi e Francavilla (che diventeranno ospedali di primo e secondo livello, ndr) non mi sembra la soluzione migliore. Dovrebbero rimanere almeno i reparti di lunga degenza e riabilitazione, non ha senso spostare questi posti letto in altri ospedali. Poi si può attivare il processo di conversione, potenziare i poliambulatori, così come prevede il piano”.

La posizione dell’amministrazione di San Pietro Vernotico non è stata resa nota. Il primo cittadino, contattato da BrindisiReport, non ha risposto al telefono. Molfetta ha annunciato un’azione congiunta con San Pietro, che perderà anch’esso posti letto.

Intanto il consiglio regionale ha inviato una nota sul resoconto dell’audizione.

“Con le audizioni dei sindaci dei Comuni su cui insistono le strutture oggetto del riordino della rete ospedaliera regionale e di alcune associazioni, si è conclusa la sessione pomeridiana della III commissione consiliare presieduta da Pino Romano. La fase di ascolto si concluderà mercoledì 30 marzo, mentre il termine per la presentazione delle osservazioni è stato fissato a martedì 29. La seduta è stata l’occasione per ascoltare le ragioni degli amministratori locali, concordi nel sottolineare che le posizioni di dissenso al piano di riordino presentato dalla Giunta regionale non rappresentano la difesa di interessi di campanile, ma sono volte alla tutela del diritto alla salute, che deve essere garantito in uguale maniera, a tutti i cittadini pugliesi. I sindaci di Corato, Giovinazzo, Molfetta, Ruvo di Puglia e Terlizzi hanno depositato un documento con il quale chiedono di rivisitare la distribuzione dei posti letto nel Nord barese, e in attesa della costruzione del nuovo ospedale, il comitato permanete ha ribadito la necessità di continuare a garantire gli attuali livelli di assistenza al territorio. Per l’area salentina, sono intervenuti i sindaci di Galatina, Copertino e Casarano; per il brindisino i sindaci di Mesagne e San Pietro Vernotico; per la provincia di Taranto i sindaci di Martina Franca e Grottaglie. Presenti anche i sindaci di Manfredonia, Lucera e Canosa, il sindaco di Triggiano, mentre i sindaci di Putignano e Sammichele hanno depositato le firme raccolte per salvaguardare il presidio ospedaliero del sud est barese. Ascoltata anche la referente della Lega italiana Sclerosi sistemica, che ha chiesto l’inserimento della patologia nel registro delle malattie rare".

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