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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Rissa fuori dalla casa a luci rosse per immigrati: arriva la polizia, due arresti

BRINDISI – Il pestaggio di un cliente nella prima serata di ieri, in pieno centro a Brindisi, porta la polizia alla scoperta di una casa a luci rosse riservata soprattutto agli immigrati africani che stazionano in città e a Restinco come richiedenti asilo. C’è infatti una sorta di “circo” che offre servizi illegali a queste masse di diseredati che sopportano anche per periodi lunghissimi una sessualità repressa.

BRINDISI – Il pestaggio di un cliente nella prima serata di ieri, in  pieno centro a Brindisi, porta la polizia alla scoperta di una casa a luci rosse riservata soprattutto agli immigrati africani che stazionano in città e a Restinco come richiedenti asilo. C’è infatti una sorta di “circo” che offre servizi illegali  a queste masse di diseredati che sopportano anche per periodi lunghissimi una sessualità repressa.

Condizione a volte causa di episodi di violenza e aggressione nei confronti di donne connazionali o italiane, o di vicende come quella di ieri in via Bastioni S. Giacomo. Qui il ghanese Inoly Kusey di 26 anni, e il compare Arthur Oman, 28 anni sudanese, muniti di permesso di soggiorno, avevano installato in una abitazione presa in affitto una casa di appuntamento per il popolo delle bici, quei giovani che vagano senza meta per mezza provincia, in cerca di lavoro come braccianti, per poi fare rientro a sera ai centri di accoglienza.

Tutto liscio come l’olio, per i due protettori africani che da tempo avevano fiutato l’affare, sino a ieri alle 18 quando hanno deciso di obbligare uno dei clienti a pagare anche se la prestazione con un a delle ragazze (africane anche loro) non era stata consumata. Il problema era che il tizio in questione non era propriamente in forma – con tutti i problemi che gli frullavano per la testa – tanto da essere costretto a rinunciare al rapporto.

La ragazza è stata comprensiva, e lo ha congedato senza chiedere il compenso stabilito. Ma non sono stati dello stesso parere i protettori. Prima hanno chiesto alla  donna perché il cliente stesse andando via senza pagare, poi hanno deciso di bloccarlo per chiedergli comunque i soldi. In due contro uno. Ma l’immigrato ha protestato vivacemente, facendo presente che non aveva avuto alcun rapporto con la prostituta in questione.

Non c’è stato niente da fare: è scoppiata una rissa in strada: Da tenere presente che via Bastioni S. Giacomo è molto trafficata perché conduce al piazzale della stazione ferroviaria e all’imbocco di corso Umberto. Quindi l’allarme al 113 è arrivato quasi subito, mentre era in corso il pestaggio. Ma all’arrivo delle volanti della questura Kusey e Oman non hanno esitato a ingaggiare una colluttazione anche con gli agenti degli equipaggi (uno dei quali ha riportato una frattura ad un dito di una mano, 15 giorni di prognosi).

Lo scontro è finito male per i due protettori, sopraffatti e ammanettati, quindi trasferiti in carcere. La loro vittima ha riportato una lesione al setto nasale, a se non fosse arrivata la polizia le cose sarebbero andate molto peggio per lui. Alla fine, gli uomini del vicequestore Alberto D’Alessandro hanno anche perquisito l’appartamento trovandovi tre ragazze, portate poi all’Ufficio immigrazione per le pratiche del caso. Gli arrestati dovranno rispondere di sfruttamento della prostituzione, rissa aggravata, lesioni personali, resistenza e minacce a pubblico ufficiale.

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