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Cronaca

Santa Teresa, i lavoratori incontrano Bruno: "Si revochino i licenziamenti"

Un segnale politico da parte della Provincia per risolvere la situazione della Santa Teresa e revocare le lettere di licenziamento per 39 dipendenti della società controllata dall’ente locale che dal prossimo 31 dicembre resteranno senza lavoro. Si possono riassumere in queste parole le richieste dei lavoratori della società Santa Teresa

BRINDISI - Un segnale politico da parte della Provincia per risolvere la situazione della Santa Teresa e revocare le lettere di licenziamento per 39 dipendenti della società controllata dall’ente locale che dal prossimo 31 dicembre resteranno senza lavoro. Si possono riassumere in queste parole le richieste dei lavoratori della società Santa Teresa che questa mattina dopo aver dato il via ad un’azione di protesta simbolica presidiando il salone di rappresentanza della Provincia, hanno incontrato, alla presenza delle organizzazioni sindacali, Maurizio Bruno, presidente della Provincia di Brindisi e i rappresentanti della società e dell’ente.

“La nostra richiesta è semplice - dichiara Antonio Baldassarre, sindacalista Cisl - chiediamo che la Provincia trovi i fondi necessari per revocare le lettere di licenziamento arrivate a 39 dipendenti della Santa Teresa. Noi pensiamo che questi fondi si possano rimediare, che siano già disponibili nel bilancio”.

Non sono dello stesso parere i rappresentanti della Provincia e della Santa Teresa che hanno rimarcato l’impossibilità, ad oggi, di reperire i fondi e quindi poter revocare le lettere di licenziamento. Per avere qualche sicurezza bisognerà attendere di conoscere le misure contenute nella legge di Stabilità o richiedere un intervento risolutivo da parte della Regione, come è accaduto per società controllate da enti provinciali sia in Toscana che in Liguria.

“Non possiamo aspettare una legge che entrerà comunque in vigore nel gennaio 2016, dobbiamo risolvere ora il problema. Intanto il presidente Bruno manderà una richiesta scritta all’amministratore della Santa Teresa per cercare di sospendere i licenziamenti. Se i fondi non saranno reperibili e se la richiesta del presidente della Provincia non andrà a buon fine, i lavoratori sono disponibili ad aprire una procedura di mobilità che interessi tutti, evitando il licenziamento dei colleghi e la divisione in fazioni del personale” - conclude Baldassarre.

Un gesto di solidarietà, in un momento di forte crisi, che potrebbe portare ad una soluzione grazie ad una risposta politica sia a livello locale, ma non solo. Regione e governo nazionale possono intervenire, come è accaduto per altre partecipate di enti provinciali, assicurando continuità lavorativa ai dipendenti.

Per adesso i dipendenti della Santa Teresa continueranno a presidiare il salone di rappresentanza della Provincia, si cercherà di trovare una soluzione giorno per giorno visto il tempo a disposizione. Il 31 dicembre, giorno in cui cesserà il rapporto lavorativo dei 39 dipendenti, è ormai alle porte. 

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