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Cronaca

Santa Teresa: "La Provincia non rispetta l'accordo, lunedì nuova protesta"

Il sindacato Cobas accusa la Provincia di aver affidato a ditte esterne alcuni interventi, venendo meno a quanto previsto dall'accorso sulla cassa integrazione in deroga

BRINDISI – Il 2017 non inizia nel migliore dei modi per i lavoratori della ditta Santa Teresa, che accusano la Provincia di Brindisi di violare l’accordo riguardante la concessione della cassa integrazione in deroga raggiunto lo scorso 22 dicembre. Per questo domani mattina, alle ore 8,30, si svolgerà una protesta all’esterno della sede della Provincia. A riaccendere il malcontento dei 120 dipendenti della società partecipata è la “clamorosa violazione dell’accordo da parte della Provincia di Brindisi”, da quanto si legge in una nota a firma del segretario provinciale del sindacato Cobas, Roberto Aprile.

L’ente di via Annibale De Leo infatti avrebbe fatto ricorso a delle ditte esterne per coprire delle attività di cui si occupava la stessa Santa Teresa, fra cui gli interventi di manutenzione stradale e il servizio di guardiania presso la Citta della Ricerca.  A detta del Cobas, “quanto accaduto è il risultato della testardaggine con cui la Provincia di Brindisi ha voluto affrontare il problema affidamenti alla Santa Teresa per il 2017. Avevamo proposto alla Provincia di Brindisi un minimo di fondi alla Santa Teresa  per iniziare il 2017 con le cose che dovevano essere fatte per forza, come ad esempio gli interventi di emergenza sulle strade”.

Il Cobas rinfaccia alla Provincia di aver sempre risposto di non avere denaro a sufficienza per la Santa Teresa, “ma adesso chiama le ditte esterne, che gli interventi se li pagano profumatamente”. “Uno dei punti importanti dell’accordo – rimarca Aprile - è quello che le  attività lavorative devono continuare ad essere svolte  dalla Santa Teresa, che può per legge richiamare anche per un giorno i lavoratori collocati in cassa integrazione”.

I lavoratori della Santa Teresa hanno il timore che questa situazione porti alla cancellazione del loro posto di lavoro. Per questo domani si recheranno dal presidente della Provincia, Maurizio Bruno, chiedendo “una immediata soluzione a questa grave crepa apertasi nell’accordo”.
E a tal proposito il Cobas prende come modello virtuoso la Provincia di Lecce, “che ha firmato lo stesso giorno della provincia di Brindisi l’accordo in Regione della cassa Integrazione in deroga e ha previsto  nello stesso accordo affidamenti  per la sua società in house, l’Albaservice , per 1.300.000 euro come primo mattone in attesa dei finanziamenti governativi ed altro ancora”.

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