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Cronaca

Scarcerati i Leto: era un vecchio debito

BRINDISI – La tentata estorsione è stata derubricata a esercizio arbitrario delle proprie ragioni: tornano in liberta i fratelli Alessandro, 45 anni, e Luigi (detto Fabio) 39 anni, Leto, arrestati giovedì fra le bancarelle del mercato ortofrutticolo di via Santa Maria Ausiliatrice, nel rione Commenda.

BRINDISI – La tentata estorsione è stata derubricata a esercizio arbitrario delle proprie ragioni: tornano in liberta i fratelli Alessandro, 45 anni, e Luigi (detto Fabio) 39 anni, Leto, arrestati giovedì fra le bancarelle del mercato ortofrutticolo di via Santa Maria Ausiliatrice, nel rione Commenda, con l’accusa di aver tentato di estorcere 3mila euro a un commerciante del posto: lo stesso al quale, nel mese di settembre, sulla base di quanto appurato dalle forze dell’ordine, i due avrebbero estorto 2500 euro.

Difesi dall’avvocato Giuseppe Guastella, i Leto, ascoltati a lungo dal gip del tribunale di Brindisi, Giuseppe Licci, hanno riferito di aver fatto da intermediari fra la vittima del presunto tentativo di estorsione e un grossista con cui la stessa vittima aveva un debito di quasi 20mila euro maturato nel 2006. La somma di 2500 euro versata ai Leto lo scorso settembre, quindi, rientrava in questa transazione.

Stesso discorso vale per i 3mila euro chiesti all’esercente nella mattinata del 25 ottobre, quando i carabinieri del Nucleo investigativo di Brindisi, in appostamento, hanno arrestato i fratelli in flagranza di reato. Lo stesso commerciante, del resto, pare abbia ammesso l’esistenza del credito, attestato da una serie di documenti esibiti al giudice dagli arrestati. Alla luce di questi elementi, il gip ha ritenuto che non sussistessero i presupposti per la convalida dell’arresto e ha rimesso i Leto in libertà.

 

 

 

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