"Se le condizioni meteo pregiudicano il diritto di difesa, rinviare le udienze"
Le avverse condizioni meteo, che secondo la Protezione civile nazionale e regionale potrebbero protrarsi nelle province di Lecce e Brindisi anche lunedì e martedì, potrebbero determinare il rinvio ad altra data di udienze e altre attività degli uffici giudiziari
Le avverse condizioni meteo, che secondo la Protezione civile nazionale e regionale potrebbero protrarsi nelle province di Lecce e Brindisi anche lunedì e martedì, potrebbero determinare il rinvio ad altra data di udienze e altre attività degli uffici giudiziari dipendenti dalla Corte d’Appello di Lecce: i tribunali di Lecce e Brindisi, il tribunale per i minori, l’ufficio del giudice di sorveglianza, le stesse sezioni della Corte d’Appello.
Ciò si evince dall’invito rivolto ai giudici dal presidente vicario della stessa Corte d’Appello di Lecce, Vincenzo Scardia, a valutare le comprensibili difficoltà che potrebbero motivare richieste di rinvio da parte dei difensori. Il presidente Scardia ha scritto per conoscenza anche ai prefetti di Lecce e Brindisi, ai presidenti degli Ordini degli avvocati delle due provincie, e anche al collega della stazione staccata di Taranto della Corte d’Appello.
“Sono note le proibitive condizioni meteo che si prevede interesseranno il Salento fino a martedì . La chiusura al traffico di varie vie di comunicazione e l’oggettiva difficoltà per chiunque (parti, avvocati, testi, periti, ma anche personale di cancelleria e gli stessi magistrati) di raggiungere gli uffici giudiziari, specie se provenienti da luoghi da questi distanti, rendono necessario ridurre il più possibile i disagi ed al contempo salvaguardare i diritti di difesa”, scrive il presidente Vincenzo Scardia..
“Premesso che in caso di evento eccezionale che determini il mancato o irregolare funzionamento degli uffici giudiziari i termini per proporre impugnazione possono essere sospesi con decreto del Ministro della Giustizia (D. Lgs.vo nr. 437 del 9/4/1948) e che l’eventuale chiusura degli uffici giudiziari per le avverse condizioni meteorologiche non rientra nei poteri dello scrivente, è parimenti inipotizzabile un provvedimento di questa presidenza; che in via generale disponga un rinvio d’ufficio di tutte le udienze fissate per le giornate di lunedì e martedì prossimi”, sottolinea Scardia.
“E’ rimessa al singolo giudice la valutazione, caso per caso, del rinvio del singolo processo, in base alla specificità di esso ed alla situazione concreta, o dell’intera udienza, se possibile ed opportuna. Auspico, dunque, che, ferma restando l’autonomia decisionale e organizzativa di ciascun magistrato, siano valutate benevolmente e con il consueto buon senso le richieste di rinvio che dovessero pervenire dagli avvocati interessati alle udienze del 9 e del 10 gennaio 2017, che le mancate comparizioni di parti e difensori, specie se provenienti da fuori sede, siano imputate –in mancanza di indicazione contraria- alle difficoltà di spostamento sul territorio e che siano, in definitiva, trattati soltanto i processi in cui siano salvaguardati il contraddittorio e l’esercizio del diritto di difesa, sempre che, ovviamente, da ciò non derivino conseguenze processuali pregiudizievoli (prescrizione, scadenza termini di custodia cautelare, perdita di efficacia di misure etc.)”.
Scardia invita “altresì, i colleghi che siano già oggi in condizione di ritenere inevitabile o comunque opportuno il rinvio dell’intera udienza di darne immediata e diretta comunicazione attraverso il sito del locale Consiglio dell’Ordine e con altre forme di divulgazione telematica (essendo oggi festivo), al fine di evitare che parti e difensori interessati raggiungano (o tentino di raggiungere) inutilmente la sede dell’ufficio. Confido sulla sensibilizzazione dei magistrati dei rispettivi uffici, anche attraverso contatti personali e informali, stante la ristrettezza del tempo a disposizione. Il Presidente preposto alla Sezione Distaccata di Taranto, che legge per conoscenza, valuterà se, in base alla situazione locale, rivolgere un invito in tal senso ai colleghi tarantini”.