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Esplosione fabbrica fuochi artificiali: i morti sono saliti a otto

Ora sono otto le vittime dell'esplosione di ieri nella fabbrica di fuochi d'artificio Bruscella di Modugno. In serata, nel reparto di rianimazione del Policlinico di Bari è morto il ventenne di Napoli Riccardo Postiglione. Altri tre feriti sono ricoverati negli ospedali di Bari, Brindisi e Napoli, uno di loro, Michele Bruscella, socio della ditta, ricoverato nel Centro ustioni di Brindisi, è in condizioni disperate

Ora sono otto le vittime dell'esplosione di ieri nella fabbrica di fuochi d'artificio Bruscella di Modugno. In serata, nel reparto di rianimazione del Policlinico di Bari è morto il ventenne di Napoli Riccardo Postiglione. Altri tre feriti sono ricoverati negli ospedali di Bari, Brindisi e Napoli, uno di loro, Michele Bruscella, socio della ditta, ricoverato nel Centro ustioni di Brindisi, è in condizioni disperate. Disastro colposo a carico di ignoti è l'ipotesi di reato su cui indaga la Procura di Bari che ha aperto un fascicolo di inchiesta.

Su disposizione del pm Domenico Minardi, che sta coordinando le indagini sulla tragedia, i carabinieri hanno messo i sigilli all'intera area su cui sorgeva la fabbrica, rasa al suolo dall'esplosione. Sul provvedimento di sequestro probatorio è riportato il numero del procedimento penale, 6245/15, iscritto a modello 44, cioè al momento senza indagati. Questa mattina all'interno dell'area e sul luogo dove sono ammassate le pietre, ciù che resta dei fabbricati in cui venivano prodotti e lavorati i fuochi pirotecnici, i vigili del fuoco hanno eseguito un sopralluogo.

L'esplosione si sarebbe verificata "vicino alla zona di lavorazione, ma che cosa l'abbia provocata non siamo ancora in grado di dirlo" ha riferito l'ingegnere Enrico Curzio, vice dirigente del comando provinciale dei vigili del fuoco di Bari, il quale ha aggiunto che è "prematuro prima delle verifiche propendere per un'ipotesi piuttosto che per un'altra". Quello che però appariva evidente già  ieri ai soccorritori è che "la devastazione ha interessato la zona dei laboratori, completamente rasi al suolo dall'esplosione" ha spiegato Curzio.

La zona è stata messa in sicurezza con esplosioni controllate dagli artificieri, ma si dovrà attendere lunedì per accedere nuovamente all'area a causa della presenza di possibili cariche inesplose. Nessuna preoccupazione deriverebbe, invece, dalla vicina polveriera, il deposito di polvere da sparo che fa parte della fabbrica e che non è stato interessato dall'esplosione. "Ieri è stata tenuta sotto controllo tutto il giorno - ha detto l'ingegnere - e attualmente non costituisce un rischio".

Gli artificieri dei carabinieri, che ieri hanno avviato le operazioni per la messa in sicurezza dell'area, oggi si sono dedicati a catalogare i fuochi pirotecnici, anche questi posti sotto sequestro probatorio, che erano a bordo dei mezzi parcheggiati ieri nell'azienda e che sono stati danneggiati nell'esplosione. I camion erano carichi di fuochi pirotecnici pronti per essere consegnati in alcuni comuni del Casertano e della provincia di Reggio Calabria.

La catalogazione dei fuochi, con le relative tipologie di fabbricazione e composizione, diventerà un ulteriore accertamento utile a comprendere cosa abbia potuto causare l'esplosione. Saranno tuttavia i rilievi che verranno eseguiti nei prossimi giorni a consentire una ricostruzione della dinamica dei fatti, a partire dall'individuazione del luogo esatto in cui e' avvenuto l'innesco e cosa lo abbia provocato.

Domani non sono previste attività sul luogo dell'esplosione e i sopralluoghi riprenderanno lunedì. La prossima settimana sarà inoltre conferito l'incarico per le autopsie ad un collegio di consulenti dell'istituto di Medicina legale del Policlinico di Bari, coordinato dal medico legale Francesco Vinci, che si occuperò degli accertamenti istologici e genetici finalizzati all'individuazione delle cause della morte e anche all'identificazione di ciò che resta dei corpi delle vittime.



 

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