Sorpreso con 15 rocce cariche di datteri prelevate dal fondale: nei guai un sub

BRINDISI – Aveva prelevato 15 rocce del fondale marino per estrarne i datteri. Ma mentre procedeva alla guida della sua moto, ha avuto la sventura di imbattersi in un equipaggio di poliziotti della Squadra nautica – Sezione volanti al comandi del vicequestore Alberto D’Alessandro. Il brindisino G.T., 41 anni, già noto alle forze dell’ordine per fatti analoghi, è stato denunciato per pesca di frodo.

Gli agenti lo hanno intercettato nel pomeriggio di ieri (26 novembre) in via Benedetto Brin, al rione Casale, nell’ambito di un servizio di controllo predisposto in concomitanza con l’approssimarsi delle festività natalizie. Alla vista della pattuglia, il 41enne pare abbia tentato di dileguarsi verso il quartiere Paradiso.

Ma i poliziotti lo hanno rapidamente bloccato, recuperando il carico di rocce (del peso complessivo di un quintale) che il 41enne avrebbe poi dovuto frantumare presso la sua abitazione, per ricavarne i datteri da vendere ai mercati rionali.

Il pescatore di frodo dovrà rispondere di pesca e detenzione abusiva di dattero in mare, la cui raccolta è assolutamente vietata da disposizioni normative sia nazionale che comunitarie, in quanto avviene con la frantumazione di rocce e scoglie fino a deturpare l’ecosistema.  

Negli ultimi mesi, i poliziotti della Squadra Nautica hanno intensificato l’attività di repressione di tale fenomeno. Basti pensare che fra marzo e settembre altri 5sub brindisini erano stati sorpresi in flagranza di reato.