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Cronaca Francavilla Fontana

Sparatoria al mercato ortofrutticolo: il video dell'aggressione

Le immagini riprese dalle telecamere sono state determinati per ricostruire la dinamica della sparatoria verificatasi lo scorso 21 dicembre nel mercato ortofrutticolo di Francavilla Fontana, con il ferimento di Dionigi Chionna, 51 anni, e dei suoi figli Piero e Tommaso Chionna. Nell'area mercatale si trovavano decine di occhi elettronici

FRANCAVILLA FONTANA – Le immagini riprese dalle telecamere sono state determinati per ricostruire la dinamica della sparatoria verificatasi lo scorso 21 dicembre nel mercato ortofrutticolo di Francavilla Fontana, con il ferimento di Dionigi Chionna, 51 anni, e dei suoi figli Piero, 27 anni, e Tommaso, 24 anni, Chionna. Nell’area mercatale si trovavano decine di occhi elettronici (Video). I carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana hanno acquisito i video degli impianti installati all’interno e all’esterno del deposito gestito dalla famiglia Chionna. 

Tutto inizia con uno scontro all’esterno dello stand dei Chionna. Sono circa le ore 10. Qualche minuto prima, gli stessi Chionna avevano avuto un vivace battibecco con il titolare di un altro stand, per una questione legata alla gestione delle aree libere del mercato. 

Come si vede dal video pubblicato a corredo di questo articolo, alle 10,02 un gruppo composto da 4-5 individui arriva all’esterno del locale dei Chionna, facendosi strada fra le casse di frutta. Scoppia un parapiglia sotto gli sguardi di numerose persone. Carlo Di Palmo, 42 anni, dipendente del grossista con cui Dionigi aveva poco prima litigato, indossa un giubbotto di colore blu. Il suo volto è parzialmente coperto dalla visiera di un cappello da baseball. 

L’uomo impugna un revolver. Afferra Piero Chionna, che indossa un giubbino rosso-arancio, e lo colpisce con il calcio della pistola. Piero Chionna cerca riparo nello stand. Carlo Di Palmo lo raggiunge e lo colpisce nuovamente con il calcio dell’arma. A quel punto interviene Dionigi Chionna, armato di coltello. Nella concitazione del momento, il 51enne ferisce involontariamente il figlio all’altezza del collo. Piero cade a terra. Dionigi cerca riparo dietro a una pila di casse. 

In quello stesso frangente, Carlo Di Palmo, colpito al torace dalla lama impugnata da Dionigi, punta la pistola verso il basso, apre il fuoco e centra Dionigi alla gamba sinistra. Subito dopo, fugge insieme al fratello Daniele Di Palmo, 25 anni, difeso dall’avvocato Daniela Di Muri, e agli altri complici. 

Il gruppo (come si vede appunto nelle immagini di una telecamera che punta verso l’ingresso della struttura) si allontana dal mercato a bordo di due auto: una Smart di colore giallo e un’Alfa 147. Nel frattempo, Piero resta riverso per terra, apparentemente privo di sensi. Più di dieci individui accorrono per prestargli soccorso. Fortunatamente, né lui né i suoi famigliari hanno riportato gravi ferite. 

I carabinieri hanno subito imboccato la pista giusta. Il cerchio investigativo si è progressivamente stretto intorno ai Di Palmo. Daniele Di Palmo, accompagnato dall’avvocato D’Amuri, si è costituito il  2 gennaio. Nei suoi confronti, la procura di Brindisi aveva emesso un decreto di fermo di indiziato di delitto con l’accusa di omicidio colposo. Anche il fratello Carlo, arrestato lo scorso 15 gennaio in un casolare di campagna, è stato raggiunto dal medesimo provvedimento. 

Lo scorso 17 gennaio, però, il tribunale del Riesame ha derubricato da tentato omicidio a lesioni personali l’accusa a carico di Daniele Di Palmo, accogliendo inoltre l’istanza di attenuazione della misura restrittiva avanzata dall’avvocato D’Amuri. Il giovane, dunque, si trova adesso in regime di domiciliari. 

Fra qualche giorno, il Riesame si dovrà pronunciare anche sulla richiesta di scarcerazione avanzata dall’avvocato Ladislao Massari, difensore di Carlo Di Palmo.  Questi ha ammesso davanti al giudice di essersi presentato nello stand della famiglia Chionna insieme al fratello minore e ad altre persone, per chiarire una questione maturata nel contesto del mercato. Ha confessato anche che era armato. Ma ha altresì riferito di aver sparato solo per difendersi da Dionigi Chionna, che lo aveva colpito al torace (la ferita è in effetti documentata da un referto medico) con un coltello. Fino a qual momento, a suo dire, avrebbe solo utilizzato il calcio dell'arma.

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