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Su Lido Poste Consales contro Adoc. Ma alcuni dubbi restano

"Sono schifato dalle critiche rivolte all'amministrazione comunale dall'Adoc": è di poche, ma dirette parole il sindaco Mimmo Consales raggiunto al telefono da BrindisiReport.it per una dichiarazione in risposta al comunicato fatto girare dall'Adoc, l'associazione per la difesa e l'orientamento dei cittadini, che poneva diversi interrogativi sul futuro dell'ex Lido Poste

BRINDISI - “Sono schifato dalle critiche rivolte all’amministrazione comunale dall’Adoc”: è di poche, ma dirette parole il sindaco Mimmo Consales raggiunto al telefono da BrindisiReport.it per una dichiarazione in risposta al comunicato fatto girare dall’Adoc, l’associazione per la difesa e l’orientamento dei cittadini, che poneva diversi interrogativi sul futuro dell’ex Lido Poste.

“Le accuse che l’Adoc puntualmente indirizza nei confronti dell’amministrazione che guido sono indecorose e dicono il falso - continua il primo cittadino - puntare il dito contro di noi che, dopo 30 anni di disinteressamento, abbiamo intrapreso un nuovo corso cercando di apportare alla costa migliorie e differenti possibilità di fruizione, mi sembra una fesseria”. Quando li si fa presente che per molti brindisini quel piccolo lembo di costa rappresentava l’unica possibilità di accedere gratuitamente al mare, Consales risponde: “La zona che un tempo ospitava il Lido Poste è di proprietà del Cral Poste, il Comune non può di certo appropriarsene, né era logico negare una concessione dopo che la proprietà ha consegnato un progetto a norma per la realizzazione di un lido”.

In effetti quel tratto di costa risulta dal 2007 di proprietà dell’associazione che riunisce dipendenti e pensionati della società Poste Italiane, seppure in La spiaggia dell'ex lido Poste  2-2-2questi anni da parte del Cral Poste nessun intervento è stato attuato lasciando la spiaggia in balia della sporcizia ed a carico del Comune e dei semplici cittadini che in più di qualche occasione hanno provveduto a ripulire e renderla agibile. “Non è vero che la costa brindisina non ha spiagge libere, abbiamo ridato alla comunità cala Materdomini (ex spiaggia della Marina), che dopo i lavori di restyling sarà di libero acceso, oltre a Punta del Serrone, altra zona che la mia amministrazione ha reso agibile dopo anni e anni di degrado e inutilizzo” - conclude il sindaco (Punta del Serrone è comunque una zona rocciosa).

Eppure l’idea di perdere l’ex Lido Poste non va giù a molti, in più, complice il disinteresse che il Cral Poste ha mostrato in questi anni nei confronti della spiaggia, l’ha resa di fatto la spiaggia di chi voleva trascorrere gratuitamente qualche tempo a mare senza spostarsi troppo dalla città. I dubbi continuano, soprattutto perché cercare di contattare la direzione nazionale del Cral Poste, che ricordiamo possiede la zona, per ricevere delle risposte è quantomeno arduo; quindi è facile che il botta e risposta tra chi solleva dubbi e chi li rigetta può continuare all’infinito.

C’è da chiedersi chi gestirà, una volta terminati i lavori, questa spiaggia, che, per via della posizione, rappresenta un business appetitoso. L’unica certezza sta nel fatto che per quest’estate l’ex Lido Poste sarà soltanto un bel ricordo per molti, i lavori non termineranno presto, anche se la consegna dovrà avvenire entro e non oltre il 31 dicembre 2015, altrimenti, fanno sapere dal Comune, le concessioni saranno sicuramente ritirate, e chi passerà di lì vedrà solamente un recinto di tubi innocenti.

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