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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Sventato sbarco di droga, scafisti in fuga

BRINDISI – Sventato uno sbarco di droga sulla costa a sud di Brindisi, e sequestrato un motoscafo di sette metri abbandonato da due scafisti sotto la falesia di Torre Mattarelle. Ignota la nazionalità dei due scafisti che sono riusciti ad allontanarsi nelle campagne della zona.

BRINDISI – Sventato uno sbarco di droga sulla costa a sud di Brindisi, e sequestrato un motoscafo di sette metri abbandonato da due scafisti sotto la falesia di Torre Mattarelle. Ignota la nazionalità dei due scafisti che sono riusciti ad allontanarsi nelle campagne della zona tra Punta della Contessa e Cerano, ma potrebbe trattarsi di albanesi, secondo gli indizi rilevati a bordo dello stesso natante.

L’operazione è stata condotta la notte scorsa dalla Guardia di Finanza, e coordinata dal comando del Reparto operativo aeronavale di Bari. E’ stato un elicottero del Roan, infatti, nel corso delle perlustrazioni disposte proprio per contrastare i traffici di droga, armi e clandestini nel Canale d’Otranto, ad intercettare poche miglia al largo il motoscafo diretto a tutto gas verso la costa. L’elicottero ha fornito ai mezzi navali della Finanza che si trovavano nell’area la rotta, la velocità e la posizione del natante sospetto.

E’ iniziata la caccia, con mare formato che ha reso difficoltose le manovre, e alla fine gli scafisti hanno deciso che l’unico sistema per tentare di sfuggire alla cattura era liberarsi del carico e raggiungere la terraferma, contando anche sul pescaggio nettamente inferiore del motoscafo rispetto a quello delle motovedette.

Gli equipaggi della Finanza hanno visto chiaramente che i due scafisti gettavano in mare i classici pacchi nastrati che contengono marijuana, e li hanno tallonati a lungo, ma il motoscafo semicabinato ha raggiunto la scogliera è quei i due dell’equipaggio sono saltati velocemente a terra inoltrandosi nelle campagna retrostante prima che sopraggiungessero le pattuglie motorizzate delle “fiamme gialle” di Brindisi. Il motoscafo è stato recuperato poco dopo. Era spinto da un fuoribordo Yamaha da 115 cavalli.

L’episodio dimostra ulteriormente che non c’è tregua: anche con condizioni meteomarine avverse i trafficanti si fanno sotto per portare a termine gli sbarchi. Ciò obbliga il dispositivo di vigilanza ad operare con ogni tempo.

 

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