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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Un truffatore di anziani inseguito e catturato subito dopo una stangata da 5mila euro

BRINDISI – Questa volta è finito diritto in galera un noto (per le forze dell’ordine, non per le vittime) truffatore siciliano in trasferta. Giovanni Urzì, 43 anni, è stato inseguito e bloccato con il malloppo in tasca subito dopo aver gabbato un anziano al quartiere Commenda di Brindisi. Il trucco, sempre quello della persona affannata che ti ferma per strada e ti propone di incassare a stretto giro di notaio una cospicua eredità, con l’unico onere di pagare le spese. Qualcuno che ci casca c’è sempre, ed è l’occhio esperto del malfattore a selezionare la vittima, quasi sempre un anziano.

BRINDISI – Questa volta è finito diritto in galera un noto (per le forze dell’ordine, non per le vittime) truffatore siciliano in trasferta. Giovanni Urzì, 43 anni, è stato inseguito e bloccato con il malloppo in tasca subito dopo aver gabbato un anziano al quartiere Commenda di Brindisi. Il trucco, sempre quello della persona affannata che ti ferma per strada e ti propone di incassare a stretto giro di notaio una cospicua eredità, con l’unico onere di pagare le spese. Qualcuno che ci casca c’è sempre, ed è l’occhio esperto del malfattore a selezionare la vittima, quasi sempre un anziano.

Ma Urzì questo pomeriggio non è riuscito a farla franca. Aveva convinto poco prima una persona agganciata in una via della Commenda ad andare a prelevare in banca il necessario per coprire appunto le spese notarili. La vittima ha eseguito, e appena fuori dall’istituto di credito ha consegnato la somma a Urzì. Il quale in un secondo è sparito. L’anziano ha chiesto aiuto, la segnalazione è arrivata per fortuna ad una pattuglia di vigili urbani che si è messa all’inseguimento del truffatore. Poi è intervenuto anche un equipaggio della Sezione volanti della questura in servizio antirapina.

Gli agenti hanno avvistato Urzì che correva, e lo hanno inseguito a piedi, raggiungendolo dopo un breve tratto. L’uomo aveva in tasca tutti e cinquemila gli euro sottratti alla vittima. In questura, il siciliano è stato identificato: la sua fedina penale è un vocabolario. Subito dopo, il trasferimento nel carcere di via Appia a disposizione del pm Milto De Nozza. I soldi sono tornati in tasca all’anziano truffato, che è uscito dalla questura enormemente sollevato e, ovviamente, grato alla polizia e ai vigili urbani.

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