La Cgil nel carcere di Brindisi: "Organico polizia penitenziaria carente"
Il giro di verifica delle condizioni di lavoro del personale di sorveglianza nelle carceri pugliesi, intrapreso dal sindacato Funzione Pubblica della Cgil, si è concluso oggi con la visita alla Casa Circondariale di Brindisi
BRINDISI - Il giro di verifica delle condizioni di lavoro del personale di sorveglianza nelle carceri pugliesi, intrapreso dal sindacato Funzione Pubblica della Cgil, si è concluso oggi con la visita alla Casa Circondariale di Brindisi. La delegazione composta da Stefano Branchi per la segreteria nazionale e Patrizia Stella per la segreteria territoriale Fp Cgil è stata accompagnata dal comandante degli agenti e ha preso conoscenza dall’interno della situazione operativa del personale di polizia penitenziaria e dei detenuti.
Su un organico di 161 agenti, sono presenti 129 unità. Si registra, dunque, una importante carenza di organico. Malgrado ciò, 20 unità continuano ad essere distaccate presso altre Case Circondariali limitrofe con la conseguenza che le unità presenti per poter accedere agli istituti contrattuali (ferie, permessi, ecc.) sono sottoposte a turnazioni di 8 ore anziché 6 ore. Questo si traduce in un peggioramento delle condizioni di lavoro e di vita in quanto la maggior parte del personale di custodia è pendolare, anche di lungo raggio, e impiega mediamente due ore al giorno in viaggio per raggiungere il posto di lavoro e rientrare a casa.
Inoltre, non potendo usufruire di una caserma agenti all’interno dell’Istituto, il personale di polizia penitenziaria è privato di una serie di servizi connessi. L’età media, abbastanza elevata, complica il quadro della situazione tanto da rendere assolutamente improcrastinabile un intervento di potenziamento dell’organico per la garanzia e la sicurezza del personale in servizio e della popolazione detenuta. Si conferma una valutazione positiva sul fronte della stabilità della struttura e delle condizioni di igiene generali anche se alcune postazioni di servizio mancano del confort e degli elementi basilari come previsti dalla vigente normativa in materia di sicurezza.
Sul punto, la delegazione si è riservata di fare ulteriori approfondimenti al fine di rendere più vivibili le condizioni di lavoro del personale di polizia penitenziaria. Anche per il reparto sanitario si conferma la carenza di personale infermieristico e di supporto con tutte le conseguenze negative sia sulla popolazione carceraria sia per la garanzia dei diritti di questo personale. La Fp Cgil continuerà a tenere alta l’attenzione sulle condizioni di vita all’interno degli Istituti di pena sia per quanto riguarda il personale di polizia penitenziaria sia per la popolazione carceraria. A tal fine non mancherà di intraprendere idonee iniziative in merito alle problematiche emerse nel corso della visita interessando le istituzioni competenti.