rotate-mobile
Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Brindisi ed Enel, tavolo in Regione: ancora una riunione interlocutoria

L'azienda nel piano industriale nicchia sul futuro nel territorio in vista del phase out 2025. Presente, oltre al sindaco Giuseppe Marchionna, il presidente Michele Emiliano

BRINDISI - Enel e Brindisi è un binomio che dura da decenni, nel bene e anche nel male. Al momento, dopo la presentazione del piano industriale dell'azienda in cui si registra l'assenza di un progetto concreto in vista del phase out 2025, la parola che descrive tale binomio è "impasse". Nel primo pomeriggio di oggi, mercoledì 6 dicembre 2023, si è tenuto un tavolo in Regione sull'argomento. Il presidente pugliese, Michele Emiliano, era presente insieme all'assessore allo sviluppo economico, Alessandro Delli Noci. Per Enel una delegazione aziendale. E ancora: il presidente dell'Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, e il presidente di Confindustria Brindisi, Gabriele Menotti Lippolis. Poi, i sindacati e anche il presidente del Consorzio Asi, Vittorio Rina. E, ovviamente, il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna.

La riunione, va detto subito, è stata interlocutoria. Ovviamente, nessuno si aspettava proprio oggi qualche risposta concreta da parte di Enel sul futuro del sito. E con il 2025 - leggasi: decarbonizzazione - dietro l'angolo, qualcuno si aspetta, per i prossimi vertici, la presenza e qualche parola da parte di figure che rivestono ruoli ancora più apicali all'interno dell'azienda. Un altro dato va messo in risalto: la presenza di Marchionna in videoconferenza. Se fosse stata una riunione più operativa, il sindaco brindisino non si sarebbe fatto scappare l'occasione di un incontro de visu. Ma già le impressioni precedenti alla riunione lasciavano trasparire quel che poi sarebbe stato: l'impasse, giustappunto.

Il presidente Emiliano - per usare un'espressione abusata - ci ha messo la faccia. Il suo discorso ha ricevuto i ringraziamenti del sindaco Marchionna per la vicinanza espressa al territorio brindisino e per l'impegno promesso. Dopotutto, la Regione ha le proprie carte da giocare in questa partita: diversi finanziamenti. Uno su tutti: il fondo di sviluppo e coesione. Poi, il presidente della Regione ha lasciato la parola al sindaco  Marchionna, le cui posizioni sono ben note. Se non ci sono proposte concrete da parte di Enel, c'è poco da fare. Al momento, non c'è una parola sul mantenimento dell'industrializzazione sul territorio. Nel tempo si sono susseguite varie voci. Quella relativa al polo logistico è un esempio, tra gli altri. Ma quando si parla di investimenti, terreni e posti di lavoro poi le voci devono tramutarsi in piani. Insomma, Marchionna attende soluzioni reali da parte di Enel in tempi ragionevoli, magari entro la primavera 2024. Sennò dopo, sarà troppo tardi.

Anche il primo cittadino ha le proprie carte in mano. Un'opzione è rivogersi al governo per lo "spegnimento" della centrale. Ovviamente smontaggio e bonifica sarebbero a carico dell'azienda. E questa ipotesi piace ai vertici Enel? I ben informati dicono che "no", non è una ipotesi piacevole. Insomma, i toni garbati ma fermi di Emiliano sono utili per far pendere il peso politico della "partita" dalla parte delle istituzioni. C'è anche da aggiungere che, dopo una eventuale bonifica, il Comune di Brindisi avrebbe a disposizione un'area che va da Costa Morena Est a Cerano, ormai libera. E magari altri attori potrebbero trovare quelle aree di interesse per investimenti futuri. Ma il primo passo lo deve fare Enel. Deve dire chiaramente cosa fare: è questo il pensiero che Marchionna lascia chiaramente trasparire. Il termine "partita" qui usato è solo un eufemismo. La partita fa pensare al gioco, allo sport. Ma in questa vicenda è in ballo il futuro di una terra, dei suoi abitanti. E dei lavoratori.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Brindisi ed Enel, tavolo in Regione: ancora una riunione interlocutoria

BrindisiReport è in caricamento