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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Chiusura P9t, interrogazione parlamentare di D'Attis: "Qual è il futuro della chimica a Brindisi?"

Il deputato di Forza Italia chiede dei chiarimenti al Governo sulle misure previste per i lavoratori coinvolti e sui progetti per il comparto industriale ancora presente nel territorio

BRINDISI - Continua a tenere banco la recente chiusura dello stabilimento P9t dell'azienda LyondellBasell, che ha coinvolto 46 lavoratori in bilico tra l'eventuale spostamento verso la sede di Ferrara e la probabile cassa integrazione. I cancelli che conducono all'impianto sono stati definitivamente chiusi nella notte tra il 27 e il 28 dicembre 2023 a seguito di una vertenza partita sin dallo scorso 5 settembre, data in cui l'azienda ha espresso per la prima volta le sue intenzioni. 

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A seguito di quanto accaduto, l'onorevole brindisino di Forza Italia Mauro D'Attis ha indirizzato un'interrogazione parlamentare al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero delle imprese e del made in Italy (Mmit). Il tema principale è proprio quello del futuro che attende i lavoratori finora impiegati a Brindisi, ma anche quello dell'intero comparto chimico ancora presente in città. 

“Nella risposta all’interrogazione presentata lo scorso ottobre era stata evidenziata la richiesta della Regione Puglia al Mimit di verificare l'eventuale utilizzo delle risorse ancora disponibili dall'accordo di programma stralcio per la chimica di Brindisi, per finanziare interventi e misure a favore dei lavoratori - scrive D'Attis - Il Mimit ha aperto una interlocuzione istituzionale con l'azienda, che si è resa disponibile a valutare eventuali azioni di irrobustimento industriale del sito brindisino, interlocuzioni che, però, non sembrano essere andate a buon fine".

"Ho presentato quindi una nuova interrogazione al ministro del lavoro e delle politiche sociali e al ministro delle imprese e del made in Italy - prosegue il deputato forzista - per sapere quali iniziative si possano avviare per sostenere, riqualificare e ricollocare i lavoratori interessati dalle procedure di licenziamento e cosa intenda fare il Governo per rilanciare la chimica italiana, con particolare riferimento alle diverse realtà ancora presenti nel polo brindisino, a fronte della dichiarata disponibilità della Lyondell Basell di rafforzare la sua presenza in quell’area”. 

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