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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Ciclo rifiuti a Brindisi ed ex lavoratori Dcm: il "doppio appuntamento" a Bari

Martedì 9 gennaio il Cobas incontra il presidente della task force regionale sull'occupazione, Leo Caroli. In agenda l'incontro con l'Ager e il punto sulla ricollocazione degli ex dipendenti

BRINDISI - Il sindacato Cobas ha ricevuto dal presidente della task force regionale sull'occupazione, Leo Caroli, una doppia convocazione a Bari per la giornata di domani, 9 gennaio. Sono due i temi che verranno affrontati, di particolare importanza per Brindisi. Alle 12:30 si svolgerà l'incontro con l'Ager (agenzia regionale dei rifiuti) sul tema dei nuovi impianti da realizzare nel capoluogo adriatico (in questo articolo il punto su una delle ultime riunioni sul tema). Alle 14:30 si svolgerà l'incontro per fare il punto sulla possibile ricollocazione degli ex lavoratori Dcm, che facevano parte della Gse.

Per il sindacato Cobas "l'incontro con l'Ager è fortemente atteso per due motivi: sono anni che aspettiamo la realizzazione degli impianti di compostaggio e di recupero materiali, importanti perché chiuderebbero il ciclo dei rifiuti a Brindisi. La loro costruzione permetterebbe un risparmio economico notevole dovuto al fatto che i camion eviterebbero di trasportare i rifiuti in luoghi lontani da Brindisi, nella speranza di vedere diminuita la tassa sui rifiuti per i cittadini. D'altra parte è forte l'attesa per i risultati di questa riunione che vede da anni tanti lavoratori rimasti a casa come gli ex Nubile unitamente ad ex Termomeccanica, ex Evc, ex Bpsp, che dovrebbero trovare la loro ricollocazione in questi impianti, a partire possibilmente dalla costruzione degli stessi".

L'incontro per gli ex Dcm, sempre per il Cobas, "assume altrettanta importanza perché il Tribunale di Napoli ha chiarito che il comitato dei creditori del fallimento del gruppo Dema ha accettato il piano che gli è stato proposto. Tale piano prevede il possibile salvataggio dello stabilimento Dema di Brindisi e la continuità produttiva per lo stabilimento Dar, di proprietà sempre del gruppo Dema. Ricordiamo che all'atto dell'acquisto di Dema dello stabilimento ex Gse i lavoratori furono divisi in due società, Dar e Dcm. Nella Dar confluirono quelli che avrebbero continuato a lavorare, mentre i lavoratori assegnati a Dcm furono collocati in cassa integrazione, in attesa di un rilancio della società che non c'è stato mai, purtroppo portandoli alla odierna disoccupazione".

Nelle precedenti riunioni a Bari il Cobas ha insistito insieme alla Regione per realizzare un "bacino di prossimità" in cui far confluire i lavoratori della Dcm. Questi lavoratori hanno una sorta di precedenza nelle nuove assunzioni del settore aeronautico. Concludono dal sindacato: "Le decisioni del Tribunale insieme alla ripresa post-pandemia del settore aeronautico ci fanno nutrire qualche speranza di ricollocazione nella stessa Dar attraverso i nuovi acquirenti, cosa che andremo a verificare nella riunione di martedì 9 gennaio 2024. Due appuntamenti importanti che devono fornire risposte chiare ai cittadini brindisini e ai tanti disoccupat".

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