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Domenica, 28 Aprile 2024
Economia

Basell: mancato accordo con i sindacati, 47 lavoratori ancora a rischio licenziamento

Si è concluso con un nulla di fatto l'incontro che si è svolto presso la sede di Confindustria Brindisi. Proclamato sciopero di otto ore per il 24 ottobre

BRINDISI - Si è concluso con un verbale di mancato accordo l’incontro fra i rappresentanti di Lyondell Basell e i sindacati che si è svolto questa mattina (mercoledì 18 ottobre) presso la sede di Confindustria Brindisi. Ancora nessuna soluzione alternativa al licenziamento di 47 lavoratori diretti dell’impianto P9t, a seguito della dismissione dello stesso. La vertenza resta in una fase di stallo a causa anche della mancata attivazione di un tavolo nazionale sulla chimica di base. Tutto questo porta alla proclamazione di un primo pacchetto di otto ore di sciopero per martedì prossimo (24 ottobre) con richiesta di incontro al prefetto di Brindisi e organizzazione di un sit in presso piazza Santa Teresa, davanti alla sede della prefettura. 

Fanno il punto della situazione i segretari territoriali del sindacati Filctem Cgil (Antonio Frattini), Femca Cisl (Marcello De Marco) e Uiltec Uil (Carlo Perrucci), attraverso una nota congiunta. Gli stessi lunedì scorso hanno accolto i segretari nazionali delle medesime categorie alle porte del petrolchimico, dove si è svolta una partecipata assemblea generale dei lavoratori. 

Il tavolo con i rappresentanti dei sindacati durante l'assemblea al petrolchimico

I sindacalisti tornano a denunciare le “ormai evidenti le assenze di strategie industriali da parte del Governo, per i vari settori da quello chimico a quello energetico, sempre più concreti i rischi di compromettere pesantemente il sistema industriale del Paese”.  Tornando al nulla di fatto con cui si è concluso il tavolo in prefettura, sono state registrate: “la possibile assenza di capienza economica da parte del Ministero del Lavoro  - si legge nel comunicato congiunto - e delle Politiche Sociali per finanziare una possibile Cassa Integrazione Straordinaria”; “da parte aziendale uno scarso e insufficiente impegno economico per sostenere esodi, prepensionamenti e trasferimenti presso lo stabilimento di Ferrara”; “lo studio di un possibile “Contratto di espansione” per pensionamenti anticipati di più lungo termine”. 

“L’azienda - proseguono i segretari territoriali dei sindacati . pur confermando la disponibilità a ricercare soluzioni, al momento non si è dichiarata pronta a fornire certezze, rinviando ogni approfondimento nei prossimi incontri già fissati”. “Nel richiamare Basell alla responsabilità sociale d’impresa la delegazione sindacale ha avanzato la richiesta di destinare i profitti che l’azienda continua a incassare per il sostegno al reddito dei lavoratori di Brindisi.  Si è deciso di sottoscrivere un verbale di mancato accordo per bloccare ogni possibile azione unilaterale sui licenziamenti. Allo stesso tempo la discussione sarà affrontata per esperire la fase amministrativa nel prossimo tavolo presso l’unità sulle crisi occupazionali”. 

“Per contrastare le crisi aziendali vecchie e nuove di Brindisi – concludono Frattini, De Marco e Perrucci - bisogna immediatamente riconvocare il tavolo interministeriale guidato dal sottosegretario Fausta Bergamotto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per gestire la complessa fase di reindustrializzazione che Brindisi si appresta a subire, è essenziale riconoscere e rilanciare il ruolo strategico dei comparti chimico ed energetico del nostro territorio, che tanto hanno garantito negli anni al Paese”.  
 

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