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Assemblea Anci: "E adesso ci aspettiamo la partecipazione del Presidente"

BRINDISI - Il sì dell’Anci “guadagna dignità istituzionale alla nostra città”, è il commento a caldo del sindaco di Brindisi Domenico Mennitti pronto ad ospitare l’assemblea annuale dell’Associazione nazionale comuni italiani. L’adunata è prevista dal 5 all’8 ottobre prossimo, occasione in cui sarà eletto anche il successore dell’attuale presidente Sergio Chiamparino, sindaco di Torino. Oltre che per i mille rappresentanti dei comuni aventi diritto al voto, il sindaco Mennitti prepara l’accoglienza per l’ospite d’onore dell’evento, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La presenza del Capo dello Stato non è ancora fatto certo, ma salvo impedimenti e imprevisti, Napolitano ci sarà come è già stato a Padova per i lavori assembleari di novembre, a meno di non rischiare incidenti diplomatico-istituzionali.

BRINDISI - Il sì dell’Anci “guadagna dignità istituzionale alla nostra città”, è il commento a caldo del sindaco di Brindisi Domenico Mennitti pronto ad ospitare l’assemblea annuale 2011 dell’Associazione nazionale comuni italiani, quella del 150enario dell'Unità d'Italia. L’adunata è prevista dal 5 all’8 ottobre prossimo, occasione in cui sarà eletto anche il successore dell’attuale presidente Sergio Chiamparino, sindaco di Torino. Oltre che per i mille rappresentanti dei comuni aventi diritto al voto, il sindaco Mennitti prepara l’accoglienza per l’ospite d’onore dell’evento, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La presenza del Capo dello Stato non è ancora fatto certo, ma salvo impedimenti e imprevisti, Napolitano ci sarà come è già stato a Padova per i lavori assembleari di novembre, a meno di non rischiare incidenti diplomatico-istituzionali.

Il sindaco Mennitti com’è noto, ha mal sopportato il mancato invito ai festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia, e rivendicando il ruolo di Brindisi già fu capitale, ha preso carta e penna e scritto direttamente al presidente. Acqua passata. La città, adesso, è tutta proiettata verso il grande evento. “Abbiamo operato con impegno in questa direzione e la decisione assunta dal consiglio nazionale dell’Anci – ha detto il primo cittadino – costituisce un indubbio riconoscimento per la nostra città. In quei giorni, infatti, Brindisi sarà al centro delle attenzioni del Paese perché ospiterà un evento istituzionale di grande rilevanza che coinvolge l’intero sistema nazionale degli enti locali e il governo nazionale”. Riuscire senza falle, significa per il sindaco Mennitti: “Preparare il terreno al riconoscimento di Brindisi capitale europea della cultura”. Obiettivo, bissare i numeri già registrati dall’Anci a Padova, oltre 5mila presenze.

Cifre da capogiro per le quali, fra un massimo di due settimane, si riunirà la task-force deputata ad organizzare l’avvenimento anche dal punto di vista logistico. “Ci metteremo presto e bene al lavoro”, dichiara con malcelato orgoglio il vice-sindaco Mauro D’Attis, che per il sì a Brindisi ci ha messo lo zampino dall’alto del ruolo occupato in seno all’Ufficio presidenza dell’Anzi nazionale. “Saranno allertate tutte le strutture ricettive di Brindisi, della provincia ma anche, verosimilmente del Leccese. Prepareremo, intenzione già espressa dal sindaco, una serie di eventi musicali a corredo, nel teatro Verdi e non solo. Poi ci sarà la consueta cena di gala, insomma, una serie di eventi a corredo dell’evento, un gran daffare. Fra un massimo di quindici giorni bisognerà già mettersi al lavoro”.

Passaggi chiave della quattro giorni Anci, oltre all’aeroporto del Grande Salento (dirimente nella scelta del consiglio nazionale) il piazzale di Sant’Apollinare che ha già ospitato la visita di papa Benedetto XVI a giugno di ormai tre anni fa. Il prezzo dell’ospitalità, per inciso, resta sostanzialmente a carico dell’Anci che rientra del suo per mezzo “della vendita degli stand e degli sponsor”, precisa D’Attis.

Solo logistica e accoglienza? Se Brindisi riuscirà a ritagliarsi un posto al sole nei futuri assetti dell’Associazione nazionale dei comuni italiani, troppo presto per dirlo. Innanzitutto bisognerà traguardare l’obiettivo delle prossime amministrative, vedere se Chiamparino, ma anche Letizia Moratti (sindaco di Milano), e Rosa Russo Iervolino (sindaco di Napoli), supereranno la prova dell’elettorato. Ma anche verificare se il governo nazionale tiene oppure no. Insomma, gli equilibri in seno all’associazione dei Comuni, sono speculari – ma non direttamente proporzionali – agli assetti politico-istituzionali, e per ogni divinazione in questo senso, oggi è davvero troppo presto. Ciò non toglie che qualcuno, anche a Brindisi, a quel posto ci stia pensando già da adesso.

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