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Culturamiamo: «Le carte in procura».

BRINDISI - È bagarre sull'affidamento a trattativa privata (212 mila euro) alla Motumus dell'estate brindisina, che ha cambiato nome in Culturamiamo. Alle osservazioni dei movimenti Sviluppo e Lavoro e Brindisi Bene Comune, condivise da diverse associazioni culturali locali, ha fatto seguito la replica del sindaco, che ha attaccato frontalmente il consigliere regionale e comunale Giovanni Brigante. Da quest'ultimo e dalla coordinatrice di Sviluppo e Lavoro, Claudia Zezza, ci è appena giunta la contro-risposta al primo cittadino: «Porteremo le carte in procura»

BRINDISI - È bagarre sull'affidamento a trattativa privata (212 mila euro) alla Motumus dell'estate brindisina, che ha cambiato nome in Culturamiamo. Alle osservazioni dei movimenti Sviluppo e Lavoro e Brindisi Bene Comune, condivise da diverse associazioni culturali locali, ha fatto seguito la replica del sindaco, che ha attaccato frontalmente il consigliere regionale e comunale Giovanni Brigante. Da quest'ultimo e dalla coordinatrice di Sviluppo e Lavoro, Claudia Zezza, ci è appena giunta la contro-risposta al primo cittadino: «Porteremo le carte in procura». Di seguito vi proponiamo i due documenti.

CONSALES

“Mi trovo fuorisede per impegni politici ed ho appena appreso di una farneticante conferenza stampa di Giovanni Brigante, l’esempio più evidente del “nuovo che avanza”. Da quando ha dovuto prendere atto della sua clamorosa sconfitta elettorale si dedica anima e corpo all’attività di denigratore di tutto ciò che appartiene al lavoro svolto dal sindaco”.

Lo afferma il primo cittadino di Brindisi Mimmo Consales.

“Questa volta – prosegue Consales – mi accusa di non aver promosso una gara per le scelte in campo culturale. Lui che di appalti ne capisce…questa volta ha confuso la cultura con la metalmeccanica. Non si intraprende la strada culturale della città con la logica del massimo ribasso, ne tanto meno con quella delle “bruschette e delle frise”. Del resto anche il centrodestra di Mennitti aveva fatto sempre la stessa cosa che abbiamo fatto noi. Ma Brigante in quegli anni aveva ben altro a cui pensare…

In conferenza stampa pare abbia usato termini molto pesanti tra cui “voto di scambio” ed altro ancora. Mi limito a dire a Brigante che quei sistemi appartengono probabilmente ad un suo modo di vedere la politica rispetto al quale la Città di Brindisi ha voltato pagina il 6/7 Maggio. Lui è libero di proseguire con i “festini di quartiere”. Noi siamo impegnati ad attuare un nuovo progetto culturale che non sarà fermato dall’astio degli sconfitti e dalla delusione di qualcuno che anche quest’anno aspettava prebende pubbliche per proporre i propri spettacoli ” .

SVILUPPO E LAVORO

Ogni volta che il nostro sindaco viene criticato, perde i lumi della ragione e reagisce scompostamente, guardandosi bene dal rispondere alle stesse critiche. Lo ha fatto oggi, per l’ennesima volta in due mesi, dopo la nostra conferenza stampa sull’affidamento diretto del cartellone “Culturiamo” all’associazione Motumus di Maurizio Ciccolella e Salvatore Vetrugno (quest’ultimo dovrebbe essere lo stesso Vetrugno che per conto della News, l’ex azienda di Consales, cura l’ufficio stampa della Provincia di Brindisi).

Il sindaco la prende sul profilo personale e attacca Giovanni Brigante, tentando di creare sospetti su appalti e quant’altro. Bene, sappia il caro sindaco che saremo noi ad inviare le carte in procura, perché la delibera è al momento palesemente poco trasparente e non sostenuta da un impegno di spesa certo, posto che fa riferimento a “60 mila euro che perverranno da sponsorizzazioni” delle quali, allo stato, nulla si sa.

Consales sbaglia anche quando sostiene che «non si intraprende la strada culturale della città con la logica del massimo ribasso, ne tanto meno con quella delle “bruschette e delle frise” (tra l'altro a lui molto gradite recentemente). Del resto anche il centrodestra di Mennitti aveva fatto sempre la stessa cosa che abbiamo fatto noi».

Intanto non è scritto da nessuna parte che non si possa risparmiare anche sulla cultura, e poiché riteniamo che il cartellone di Culturamiamo sia davvero di bassissimo livello, si poteva sicuramente risparmiare sui 212 mila euro che costerà ai brindisini.

E poi non ci risulta che Mennitti abbia mai affidato a trattativa privata ad una sola persona o associazione (amica) l’intero cartellone dell’estate. Se anche lo avesse fatto, il suo addetto stampa Mimmo Consales avrebbe potuto intervenire. Ma all’epoca Mennitti, per Consales, era un Dio. Oggi invece è il colpevole di tutte le malefatte brindisine: potenza della politica e della coerenza: evidentemente Consales non conosce il detto “mai sputare nel piatto in cui hai mangiato”.

Comunque stia tranquillo il sindaco: noi continueremo a portare avanti il nostro programma di “festini di quartiere”, come lui li chiama, senza mettere le mani nelle tasche dei cittadini. Ma ascolteremo e daremo voce a quanti, non essendo amici del sindaco, non sono ammessi "a corte" ovvero a Palazzo di Città.

Un’ultima cosa chiediamo a Consales:  è davvero questo il cambiamento? Se il suo cambiamento sta nell’affidare d’urgenza e senza gara l’ufficio stampa alla News (35 mila euro fino al 31 dicembre); dare 37mila euro (per sette mesi) al suo addetto stampa durante la campagna elettorale, oggi componente dello staff del sindaco; affidare Culturamiamo ad un suo sostenitore elettorale, senza gara e per la modica cifra di 212mila euro, bene, a noi questo cambiamento non piace affatto.

Claudia Zezza, Giovanni Brigante.

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