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D'Alema: "Il modello Brindisi come esperienza nuova anche a Lecce? Sono d'accordo"

BRINDISI – “Le elezioni in primavera?” Chi aspettava questo momento dovrà mettersi l’animo in pace, perché salteranno”. E’ il primo dato che emerge dalle parole del presidente del Copasir, Massimo D'Alema, arrivato nel capoluogo messapico per una visita istituzionale nel palazzo della Provincia e per incontrare il rappresentanti del partito in terra di Brindisi avviando una riflessione sul momento particolare che attraversa il paese, soprattutto a livello economico, per affinare le strategie in vista di un nuovo ritorno alle urne.

BRINDISI – “Le elezioni in primavera?” Chi aspettava questo momento dovrà mettersi l’animo in pace, perché salteranno”. E’ il primo dato che emerge dalle  parole del presidente del Copasir, Massimo D'Alema, arrivato nel capoluogo messapico per una visita istituzionale nel palazzo della Provincia e per incontrare il rappresentanti del partito in terra di Brindisi avviando una riflessione sul momento particolare che attraversa il paese, soprattutto a livello economico, per affinare le strategie in vista di un nuovo ritorno alle urne.

Prima tappa il Palazzo di Via de Leo, Massimo D’Alema arriva a piedi dopo una passeggiata sul lungo mare, accompagnato dai suoi fedelissimi: il segretario regionale del partito, Sergio Blasi; il segretario provinciale Corrado Tarantino, il  senatore Salvatore Tomaselli. Il padrone di casa Massimo Ferrarese, non si limita a fare gli onori di pura cortesia, ma trasforma la visita istituzionale in un vero e proprio incontro politico, dal momento che all’appuntamento è presente anche il segretario regionale Udc, Angelo Sanza. Occasione utile per incassare l’ennesimo plauso sul “modello Ferrarese” - ex "laboratorio Brindisi" - che ha portato Pd ed Udc alla conquista dello scranno più alto dell’amministrazione provinciale.

“In politica è difficile fare dei trapianti – dice D’Alema -, l’esperienza di Massimo Ferrarese nasce qui a Brindisi ed è forte proprio perché espressione profonda di questo territorio». E ai giornalisti che incalzano l’onorevole Sanza, sulla possibilità di ripetere l’esperienza anche a Lecce in vista delle prossime amministrative, il segretario risponde: “Se si vuole intendere che anche a Lecce dobbiamo allargare, andare oltre i confini dei partiti, coinvolgere la società civile, costruire una esperienza politica nuova che unisca i moderati e i progressisti, allora sono d’accordo».

Le larghe intese all'orizzonte – Il momento è utile per una panoramica a livello nazionale sul tema delle alleanze ed è proprio su questo tema che Massimo D’Alema parla del futuro schieramento per battere il Popolo delle Libertà ed il suo leader Silvio Berlusconi, aprendo la porta, tra gli altri, al presidente della camera Gianfranco Fini col suo partito Futuro e Libertà. “I sondaggi dicono - ha spiegato D’Alema - che se andiamo alle elezioni come centrosinistra con tre poli, noi vinciamo le elezioni. Se andiamo, come io propongo, con una larga coalizione democratica - che comprende tutte le forze che si oppongono a Berlusconi, fuori dal politichese -, le vinciamo largamente”.

E chiosa: “Fini all’opposizione condivide con noi l’esigenza di difendere l’indipendenza della magistratura, i principi della legalità, le istituzioni democratiche contro un capo del governo che calpesta questi principi fondamentali. Le forze politiche che oggi sono all’opposizione - ha aggiunto - secondo me hanno molti punti di vista in comune. Molti di più di quello che esse stesse riconoscono”. Più chiaro di cosi?

Il nodo elezioni– La colpa, alla fine è sempre di Berlusconi: “Il presidente del consiglio è barricato nel suo palazzo – affonda il numero uno del Copasir – e tenta con vari metodi di puntellare un’alleanza che non esiste più. Non solo siamo pronti alle elezioni, noi le vorremmo fare, è Berlusconi che non le vuole”. E così, in attesa che Berlusconi decida quando, l’attuale classe dirigente continua nel suo difficile esercizio della ricerca di un’alternativa di governo, sulla carta già pronta, ma costretta ad attendere che passi la primavera e probabilmente anche l’estate.

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