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Elezioni, quanto ci costano: a Brindisi più per straordinari che per scrutatori

Curiosità legittima proiettata sull'election day: quanto "pesa" sulla spesa pubblica (paga la Regione, spende il Comune di Brindisi) la macchina delle elezioni regionali? In altri termini, più diretti, quanto costa l'appuntamento al voto per il solo Comune di Brindisi? Risposta: quasi 240mila euro

BRINDISI – Curiosità legittima proiettata sull’election day: quanto “pesa” sulla spesa pubblica (paga la Regione, spende il Comune di Brindisi) la macchina delle elezioni regionali? In altri termini, più diretti, quanto costa l’appuntamento al voto per il solo Comune di Brindisi? Risposta: quasi 240mila euro, 61mila dei quali impegnati a titolo di onorari da riconoscere a presidenti, segretari e scrutatori dei seggi.

I numeri. Le cifre ufficiali sono il risultato di valutazioni firmate dal dirigente regionale dell’Area organizzazione e riforma dell’amministrazione, servizio Enti locali: è da Bari, infatti, che è stata assegnata la somma complessiva di 240mila euro, di cui 216mila, ossia il novanta per cento del totale, come acconto e la parte restante pari a 24mila, da liquidare dietro “presentazione di regolare rendicontazione da parte del Comune di Brindisi”.

Per far tornare i conti, per spalmare cioè l’importo disponibile in modo tale da coprire tutte le voci di spesa che viaggiano di pari passo con le elezioni, martedì scorso a Palazzo di città, il segretario generale Paola Giacovazzo ha chiamato a raccolta tutti i dirigenti nonché i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.

“Considerata la necessità di garantire lo svolgimento dei complessi, molteplici e dettagliati adempimenti attribuiti ai Comuni per effetto delle disposizioni contenute nelle leggi elettorali e nelle circolari ministeriali e prefettizie, nel rigoroso rispetto dei termini stabiliti”, ecco nel dettaglio il piano dei costi.

Le spese. La prima voce è quella che attiene al lavoro che sarà svolto da quanti saranno chiamati a garantire la regolarità delle operazioni di voto, dai presenti agli scrutatori, passando dai segretari: 61mila euro. A questo importo vanno aggiunti: 1.200 euro per i manifesti elettorali vari, più 2.500 euro per la cancelleria necessaria sia ai seggi che all’ufficio elettorale, più 350 euro per acquistare i sacchi “resistenti in plastica” per il trasporto del materiale, formato 140 per 180. E ancora: 1.500 euro per l’acquisto di cinquemila fogli per le liste degli elettori maschi e altrettanti per le donne, più 1.200 euro per il toner e le cartucce per stampanti, più 1.500 euro per la modulistica che non sarà fornita dallo Stato, più 500 euro per comprare lenzuola e federe monouso per il personale che sarà preposto alla vigilanza dei seggi. Tutto questo è di competenza dell’Economato.

A carico del settore Lavori Pubblici ci sono: il trasporto delle masserizie che costa 5.300 euro, il montaggio e lo smontaggio delle sezioni elettorali per 7.500, il montaggio e lo smontaggio dei tabelloni elettorali per 12mila. Ancora: il fondo per l’acquisto del materiale elettrico, idrico e fognante per 600 euro, l’intervento degli elettricisti presso i seggi, in caso di necessità per 1.500 euro, il trasporto che tra autisti e mezzi costerà seimila euro. Stessa somma per coprire le spese di pulizia dei seggi. Tremila euro per la defissione della propaganda elettorale.

L’ufficio Traffico si occuperà dell’acquisto del carburante, costo pari duemila euro, delle spese telegrafiche e postali per 4.100, dei buoni pasto per quattromila e infine dell’acquisto delle schede telefoniche per la comunicazione tra i seggi elettorali, per 500 euro.

Il personale. Quanto, poi, al personale dell’amministrazione comunale che lavorerà a titolo di straordinario, la ripartizione delle spese è la seguente: per i servizi Demografici 27.500 euro, assistenza ai seggi 24.495, Ced più aggregati di altre ripartizioni 7.500, Lavori pubblici 9.900, Ragioneria ed Economato 3.750, Trasporti 1.600, Gabinetto 1.500, Affari generali da intende come addetti alle fotocopie ed uscieri 1.800, Trasporto plichi 3.200, Custodia di Palazzo di città 1.600, Notifica scrutini 1.250, Servizio deffissione e vigilanza esterna seggi operatori di polizia municipale 3.500 e centralino 650. A tutto questo vanno aggiunti gli oneri riflessi per 88.254mila euro. E mille euro del fondo di riserva.

Tracciando la linea della somma, si arriva a 239.998, “oggetto della previsione, con riserva di variare o differentemente ripartire con atto separato le somme indicate” allo scopo di consentire “un’ottimale organizzazione e pianificazione delle elezioni nei limiti dello stanziamento assegnato. A carico della Regione Puglia.

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