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D'Attis: "Emendamento al Milleproroghe per salvare i lavoratori Dcm"

Il deputato (Forza Italia) chiede al prefetto di relazionare il governo sull'importanza di questo provvedimento, ma dovrà essere l'azienda a chiedere la proroga della Cassa integrazione

BRINDISI – Un emendamento al decreto legge Milleproroghe, per dare altri 12 mesi di ossigeno ai lavoratori della Dcm (ex Gse), nei confronti dei quali è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo. Questa la strada battuta dal deputato Mauro D’Attis (Forza Italia), che chiede al prefetto di Brindisi, Carolina Bellantoni, di relazionare il governo sull’importanza di tale emendamento per il territorio, affinché si incassi il fondamentale parere favorevole dell’esecutivo. Dovrà essere l’azienda, amministrata da un liquodatore, però, a chiedere la proroga della cassa integrazione straordinaria per cessata attività, in scadenza il prossimo aprile.

“L’emendamento - afferma D’Attis in una nota stampa - sarà votato nei prossimi giorni ma prima è indispensabile il parere favorevole del governo e in particolare del Ministro del Lavoro Orlando. Per questo ho scritto al Prefetto di Brindisi, Carolina Bellantoni, chiedendole di relazionare ai ministeri competenti circa la crisi della provincia e, in qualità di rappresentante generale del Governo sul territorio, di segnalare la assoluta importanza che l’emendamento sia approvato”.

D’Atti in particolare chiede al prefetto “di intervenire a stretto giro sui ministeri interessati (Lavoro e Economia) – si legge nella lettera inviata allo stesso prefetto - affinché sia nota, anche attraverso la sua relazione, la necessità che tale emendamento sia sostenuto soprattutto dal governo”. La questione riguardante il futuro degli 81 lavoratori della Dcm sarà affrontata il prossimo 21 febbraio, in occasione di una riunione convocata in prefettura. “Credo che l’approvazione dell’emendamento segnalato -scrive ancora D’Attis - sarebbe un contributo positivo a quella riunione”.

Il deputato forzista estende inoltre il suo appello “a tutti gli altri che possono fare qualcosa, a cominciare dal Sindaco di Brindisi e da tutti coloro che hanno detto di aver scritto al ministro Orlando in questi giorni. L’emendamento non può aspettare i tempi di visite o incontri ma ha bisogno di un SI da parte del Ministro del Lavoro per essere approvato dalle Commissioni riunite Bilancio e Affari Costituzionali”.

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