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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Fotovoltaico, il Consiglio approva il regolamento ma è polemica sulle competenze

BRINDISI - E' stata più difficile del previsto l'approvazione del regolamento per la realizzazione di impianti fotovoltaici nel territorio di Brindisi. Il Consiglio provinciale di questa mattina, infatti, ha votato il documento teso a fissare dei “paletti” per i nuovi investimenti sull'energia alternativa ma sul testo è già polemica, perchè il rischio concreto è che a prevalere siano le linee guida che saranno stabilite già in settimana dalla Regione Puglia, che sull'argomento ha esclusiva competenza.

BRINDISI - E' stata più difficile del previsto l'approvazione del regolamento per la realizzazione di impianti fotovoltaici nel territorio di Brindisi. Il Consiglio provinciale di questa mattina, infatti, ha votato il documento teso a fissare dei “paletti” per i nuovi investimenti sull'energia alternativa ma sul testo è già polemica, perchè inevitabilemnte saranno le linee guida in procinto di essere adottate dalla Regione Puglia a governare il settore, e non il regolamento della Provincia di Brindisi, che per legge non ne ha facoltà, e che tutt'al più può essere considerato un contributo alla nuova normativa.

Il regolamento era stato voluto dal presidente della Provincia Massimo Ferrarese per stoppare “il fotovoltaico selvaggio”, indicando con questo termine il dilagare di nuovi impianti sul terreni della provincia, a scapito ovviamente del territorio. Tra i passaggi da segnalare, l'obbligo della coltivazione su serre al 10% per impianti inferiori a 30 Mw, e al 20% se superiori a questa potenza. In più, distanza precise rispetto alle strade e obbligo di non modificare in alcuna maniera il quadro geomorfologico. C'era stata, la scorsa settimana, anche un incontro con i sindaci per confrontarsi sulla materia.

Ma questa mattina sono spuntati a sorpresa un ordine del giorno del Pd - partito della maggioranza - e un emendamento dello stesso Ferrarese. Il testo del presidente riporta le seguenti parole: “A seguito dell'eventuale emanazione da parte della Regione Puglia dei provvedimenti di attuazione delle linee guida di cui all'articolo 12, comma 10 del Decreto Legislativo numero 387/2003, approvate con Decreto del 10 settembre 2010 dal Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro del'Ambiente e per i beni culturali, le disposizioni del presente regolamento che risulteranno in contrasto saranno automaticamente disapplicate. Invece, per quelle che risulteranno diversamente disciplinare, sarà applicata quella più restrittiva, ove non vietato”. Cosa dice, di fatto, l'articolo del Decreto Legislativo? Sostanzialmente, gli unici enti tenuti a sancire divieti e a compilare regolamenti in materia sono le Regioni e le Province autonome. Non la Provincia di Brindisi, insomma, per un fatto di competenza. Le osservazioni erano state sollevate nei giorni scorsi dal Pd e segnalate al presidente, il quale le ha accolte e trasferite nell'emendamento.

Il testo, comunque approvato, ha fatto naturalmente registrare le proteste dell'opposizione: “Ma come?” osserva Nicola Ciracì, del Pdl, “la Provincia decide di approvare un documento sapendo che nel giro di poche ore sarà di fatto sostituito dalle osservazioni della Regione?”. E, dicendo questo, Ciracì solleva perplessità anche sulla tenuta della maggioranza, facendo notare che era stato proprio il Pd a sollevare il problema della competenza.

Sulla proposta di ordine del giorno del Partito Democratico è scritto: “Il Consiglio provinciale, ritenendo essenziali gli indirizzi ed i criteri definiti negli articoli 1, 2 e 3 del Regolamento, chiede alla Regione Puglia che, in sede di definizione e approvazione delle emanande linee guida in applicazione di quelli nazionali, li recepisca e faccia propri”.

Ma, nonostante anche questo testo sia stato approvato, non sono mancati i dissapori. Al momento della votazione, infatti, non è stata solo l'opposizione ad uscire dall'aula, ma anche i consiglieri provinciali della maggioranza Giuseppe Miglietta e Giovanni Epifani. Quest'ultimo, presidente della Commissione Ambiente, non solo aveva fatto notare che le linee guida saranno oggetto di discussione in giunta regionale tra domani e giovedì, ma ha anche spiegato che a suo modo di vedere sarebbe stato più opportuno trasformare il documento in proposta di atti di indirizzo alla Regione.

A fine votazione, comunque, Ferrarese si è detto soddisfatto: “Voglio ribadire con chiarezza che non sono in alcun modo contrario al fotovoltaico e, più in generale, all’energia pulita. Era necessario, però, correre ai ripari per evitare che proseguissero gli scempi in una parte consistente della provincia di Brindisi. Un lungo periodo di vacatio non avrebbe fatto altro che rendere ancora più grave lo stato di devastazione del territorio ed è per questo che, in attesa delle linee guida della Regione Puglia, ci siamo voluti dotare di un regolamento attraverso cui porremo immediatamente un freno al rilascio di nuove autorizzazioni per impianti che non risponderanno ai requisiti richiesti”.

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