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Degrado al quartiere antiracket

Nei mesi scorsi ho più volte portato all’attenzione dell’amministrazione comunale, la preoccupazione di numerosi nostri concittadini.

Nei mesi scorsi ho più volte portato all’attenzione dell’amministrazione comunale, la preoccupazione di numerosi nostri concittadini, che reclamavano il proprio diritto alla sicurezza, revocata in dubbio dalla carenza o insufficiente illuminazione stradale in alcune zone della nostra città per guasto o perché notevolmente affievolita dalla fitta vegetazione degli alberi, nei quali risultavano incorporati i corpi luminosi.

In quelle circostanze ho cercato di rappresentare l’amarezza di chi non aveva trovato nella pubblica amministrazione un interlocutore attento alle loro preoccupazioni e sollecito a soddisfare i bisogni di sicurezza e di tranquillità, messe a rischio da condizioni ambientali favorevoli ad episodi di microcriminalità o ad incidenti stradali. Nel frattempo, la situazione non è purtroppo mutata in meglio. Anzi, a quelle esistenti da lungo tempo, si sono aggiunte altre situazioni di sofferenza, che hanno interessato quasi tutti i quartieri e diversi giardini pubblici della città.

Non credo che all’amministrazione comunale sia sfuggita la situazione di grave disagio e di insicurezza, che si è venuta a creare da tempo nella zona antiracket, contigua al quartiere Paradiso, determinata dalla scarsa luminosità delle lampade di illuminazione pubblica, ma anche dalla inefficienza di tante lampade, mai sostituite, che hanno condannato al buio o alla perenne penombra tanta parte delle aree pubbliche.

Una situazione generalizzata di disagio, che si aggiunge al degrado determinato dalla scarsa pulizia delle strade e dei marciapiedi, dai rifiuti sparsi, dai cassonetti sporchi e maleodoranti, dal verde mal curato, dai marciapiedi sconnessi, che destano non poche perplessità sulla reale capacità della struttura comunale di essere all’altezza dei bisogni della gente, a causa di quello che viene percepito come un evidente deficit di organizzazione, uomini, mezzi e del sistema di controllo del territorio, che sarebbe necessario migliorare con urgenza.

Anche per dare significato alle ingenti imposte e tasse, che quei cittadini pagano annualmente, compreso l’ultimo balzello relativo ai servizi indivisibili, che risultano di fatto assolutamente insoddisfacenti e che incidono negativamente sulla qualità della loro vita. Quello che è mancata in questi ultimi anni, credo sia stata la cultura dell’attenzione al cittadino, ai suoi bisogni, alle sue esigenze, praticata e confinata quasi esclusivamente nei periodi elettorali e che ha contribuito a determinare un diffuso senso di sfiducia dei cittadini nella capacità di rappresentanza della classe politica.

Per questo, se si vuole effettivamente ricostruire quel rapporto di fiducia, non è più rinviabile la realizzazione di una nuova municipalità,di una nuova cultura dell’amministrare, che metta effettivamente al centro dell’interesse dell’amministrazione comunale la comunità , sperimentando un nuovo terreno di ascolto e di confronto continuo con il cittadino, che dia conto e visibilità dell’attività e dei risultati conseguiti in termini di efficacia sociale degli interventi effettuati, affinché egli possa consapevolmente valutare la corrispondenza fra il suo sistema di bisogni e le risposte che vengono fornite in termini di qualità, efficienza e coerenza con gli obiettivi dichiarati.

In questa direzione, al fine di rendere più tempestivo l’ascolto e l’intervento, ma anche rendere trasparente l’azione amministrativa, si potrebbe intanto realizzare nel sito web del comune un apposito spazio, accessibile a tutti, nel quale i cittadini possono segnalare guasti o situazioni di degrado, per dare evidenza pubblica, sia delle varie situazioni di sofferenza e di degrado, sia anche dei tempi di risposta dell’amministrazione comunale.

 

 

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