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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Oneri sanatoria: "Comune rispetti sentenza Tar e non tradisca residenti delle contrade"

L'opposizione chiede alla giunta di ritirare il ricorso contro il pronunciamento che dispone la diminuzione dell'importo degli oneri. Il Pd: " Comportamento paradossale e contraddittorio"

BRINDISI – I consiglieri comunali d’opposizione invitano il sindaco e la giunta comunale di Brindisi a ritirare il ricorso contro la sentenza del Tar che dispone la riduzione dell’ammontare degli oneri concessori per i permessi a costruire in sanatoria a carico dei residenti nelle contrade Torre Rossa, Betlemme, Tuturano, Montenegro e del rione Sant’Elia. La richiesta è stata formulata attraverso un ordine del giorno a firma di Francesco Cannalire, Denise Aggiano, Lino Luperti, Alessandro Antonino e Michelangelo Greco. L’istanza sarà discussa in occasione del prossimo consiglio comunale.

Il contenzioso

Il pronunciamento del tribunale amministrativo Puglia (sede di Lecce) scaturisce da un ricorso presentato nel gennaio 2021 per l’annullamento, di atti e provvedimenti del settore Urbanistica e governo del territorio, relativi alla determinazione definitiva degli importi oblativi e concessori per la sanatoria delle opere edilizie abusive, le modalità di pagamento del contributo di concessione oltre al computo per oblazione, oneri di urbanizzazione e costo di costruzione in riferimento ad un immobile compreso in una delle varianti di recupero perimetrate con delibera di giunta Regionale del 2005.

A seguito di una verifica dei costi, il Tar ha dimostrato il che “maggiore importo richiesto dal Comune” è “frutto dell’errata applicazione della normativa di riferimento”. Di conseguenza ha disposto la riduzione dell’ammontare delle somme da riconoscere a titolo di oblazione, di costi di costruzione e di oneri di urbanizzazione. Ma la giunta presieduta dal sindaco Marchionna, a seguito di una interlocuzione con i dirigenti dei settori Urbanistica e Civica avvocatora, ha deciso di ricorrere al consiglio di Stato, eccependo “talune considerazioni” rispetto alla relazione del verificatore nominato dal Tar Lecce.

Cannalire: "Tradite le aspettative dei residenti"

L’opposizione non ci sta. “In questi anni – afferma Francesco Cannalire, capogruppo del Pd . il destino delle contrade oggetto di variante di recupero è stato purtroppo al centro di una perenne strumentalizzazione politica e di speculazione sulla pelle dei residenti”. 

“Con la scorsa amministrazione di centrosinistra, dopo quasi venti anni di colpevole immobilismo – prosegue Cannalire - si è dato impulso alla definizione delle pratiche di condono per il rilascio del permesso di costruire in sanatoria. Naturalmente, dopo diversi anni di assenza di iniziativa e trascuratezza burocratica, è emerso che molte situazioni necessitavano di essere approfondite mediante azioni finalizzate a ripristinare lo stato dei luoghi che le rendessero compatibili con le domande di condono e al contempo fissavano anche una serie di costi per oneri concessori e oblativi previsti dalla legge”. 

L’impugnazione della sentenza del Tar “è un comportamento davvero paradossale e contraddittorio – afferma ancora Cannalire - da parte di coloro che negli scorsi anni, come il vicesindaco Massimiliano Oggiano, l’assessore Gianluca Quarta e il presidente del consiglio Gabriele Antonino, hanno protestato per i costi esorbitanti delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria delle contrade, che sono finanziate direttamente proprio dagli oneri concessori applicati ai residenti, ed oggi tentano di cancellare il pronunciamento da parte di un tribunale chiaramente favorevole nei confronti dei residenti”. 

“Ancora una volta – conclude il capogruppo del Pd - si tradiscono le aspettative di tanti residenti delle contrade che negli scorsi anni sono stati illusi con promesse e soluzioni alla portata che invece questa volta ha dato il Tar di Lecce”.

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