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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Nuovo custode al cimitero a colpi di maggioranza. E la giunta va in crisi

OSTUNI - Ad un passo dalla crisi: ufficiale quanto clamorosa. Altro che verifica pilotata o “tagliando” di routine. A Palazzo San Francesco, stamane, si è consumata la più plateale delle fratture. A mettere a dura prova la pur robusta e consolidata coesione della coalizione di centrosinistra al governo della Città bianca, una delibera passata a colpi di maggioranza e che da domani consentirà, tra non poche polemiche, al genero del consigliere comunale di centrodestra (indipendente), Vito Semerano, di prendere servizio (come custode aggiunto) presso il Cimitero comunale.

OSTUNI - Ad un passo dalla crisi: ufficiale quanto clamorosa. Altro che verifica pilotata o “tagliando” di routine. A Palazzo San Francesco, stamane, si è consumata la più plateale delle fratture. A mettere a dura prova la pur robusta e consolidata coesione della coalizione di centrosinistra al governo della città, una delibera passata a colpi di maggioranza e che da domani consentirà, tra non poche polemiche, al genero del consigliere comunale di centrodestra (indipendente), Vito Semerano, di prendere servizio (come custode aggiunto) presso il Cimitero comunale.

Il Pd nei giorni scorsi aveva espresso grosse riserve in merito alla delibera in questione, ritenendo non ricevibile l’istanza di “mobilità” (da Cisternino a Ostuni) per la copertura di un posto di operaio al Camposanto della Città bianca: “Si tratterebbe - avevano spiegato i Democratici al sindaco Domenico Tanzarella - di una scelta priva di logica, dal momento che soltanto poche settimane fa il Consiglio comunale ha stabilito di avviare l’iter per l’affidamento ad imprese esterne della gestione dei Servizi cimiteriali”.

Spiegazioni che evidentemente non hanno convinto il Primo cittadino, che per nulla intenzionato a tornare sui suoi passi ha fatto in modo che la Deliberazione fosse comunque inserita all’ordine del giorno dell’odierna seduta di Giunta. Risultato? L’istanza di trasferimento è stata messa ai voti ed accolta a maggioranza. Sette assessori (tutti espressione delle liste vicine al sindaco) hanno votato a favore. Voto contrario, invece, quello espresso dai tre assessori del Pd (Francesco Francioso, Agostino Buongiorno e Andrea Pinto).

Una prova di forza inedita in seno al centrosinistra locale, sotto la guida di Tanzarella. E la tensione ora è alle stelle: “Qualcuno evidentemente sta lavorando su nuovi scenari, illudendosi di poter fare a meno del Pd. Uno schiaffo che i Democratici non meritavano. Siamo di fronte - tuona il coordinatore cittadino del Partito democratico, Silvestro Iaia - a un fatto gravissimo, destinato a pesare sul futuro e sulla tenuta stessa dell’attuale maggioranza”.

Il segretario Pd chiede quindi l’immediato ritiro della contestata delibera: “In caso contrario - avverte - saremmo costretti a prendere atto della frattura della maggioranza e ad agire di conseguenza”. Severo anche il commento del capogruppo Pd, Vincenzo Pomes: “Mi rifiuto di credere, anche se lo temo, che la delibera sia dettata da ragioni politiche. Sarebbe opportuno, per il bene della città, non enfatizzare l’evento ma non c’è dubbio che l’atteggiamento del sindaco e degli alleati in questa circostanza è da censurare e pone seri interrogativi. Al di là del mio personale auspicio ad un rapido chiarimento, sarà il Partito, comunque, a valutare nelle prossime ore la linea da assumere di fronte a questo inutile e pericoloso ”.

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