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Scontro sui precari: "Cgil e opposizione strumentalizzano gli Lsu"

CEGLIE MESSAPICA - E’ di nuovo scontro senza quartiere fra l’amministrazione comunale di Ceglie Messapica e Cgil. Oggetto del contendere, ancora una volta, la stabilizzazione dei sette precari che ieri mattina, nel corso di una manifestazione indetta dal sindacato per la Festa dei lavoratori, si sono incatenati sul palco allestito in piazza Plebiscito, in segno di protesta. Del futuro professionale dei sette lavoratori, ex Lsu sui quali incombe la scadenza del contratto triennale siglato con la precedente amministrazione, si sarebbe dovuto discutere questa mattina nel corso di un incontro indetto presso l’amministrazione provinciale di Brindisi, alla presenza dell’assessore al Lavoro Enzo Ecclesie.

CEGLIE MESSAPICA - E’ di nuovo scontro senza quartiere fra l’amministrazione comunale di Ceglie Messapica e Cgil. Oggetto del contendere, ancora una volta, la stabilizzazione dei sette precari che ieri mattina, nel corso di una manifestazione indetta dal sindacato per la Festa dei lavoratori, si sono incatenati sul palco allestito in piazza Plebiscito, in segno di protesta. Del futuro professionale dei sette lavoratori, ex Lsu sui quali incombe la scadenza del contratto triennale siglato con la precedente amministrazione, si sarebbe dovuto discutere questa mattina nel corso di un incontro indetto presso l’amministrazione provinciale di Brindisi, alla presenza dell’assessore al Lavoro Enzo Ecclesie.

Grande assente, per la terza volta consecutiva, proprio l’amministrazione comunale, che ha disertato il tavolo di concertazione chiedendo il rinnovo dell’appuntamento a domani mattina, ma solo a patto che all’incontro non venga invitata la Cgil. Il segretario provinciale del Nidil, Angelo Leo, per tutta risposta ha chiesto e ottenuto un incontro urgente con il capo gabinetto della Prefettura, Pasqua Erminia Cicoria. Oltre a stigmatizzare l’illegittimità della “pretesa di tenere fuori il sindacato dalla concertazione”, il sindacalista ha consegnato un dossier dal quale si evince come, in attesa dell’avvio delle procedure di esternalizzazione, sia possibile garantire ai precari un contratto di qualche mese. “Questa richiesta è di una gravità inaudita”, commenta Leo, “degna del più deteriore fascismo”.

Di spiegare le ragioni della defezione da parte dell’amministrazione comunale si fa carico il consigliere Pdl Nicola Ciracì: “Nessuna defezione, semplicemente ci rifiutiamo di dialogare con chi sta facendo di questa battaglia una occasione di propaganda politica. Basta vedere chi è salito sul palco ieri mattina con i lavoratori: c’era tutta l’opposizione, esattamente le stesse persone responsabili della mancata stabilizzazione di queste persone”. Non è tutto: “In questo paese stiamo vivendo momenti drammatici, alimentare un clima di odio è inaccettabile tanto quanto pericoloso”.

Schiacciati dalla querelle, stanno naturalmente i precari, che non sanno quale futuro li attende. Ciracì rassicura: “Abbiamo già detto, lo ha detto ufficialmente e pubblicamente il sindaco Luigi Caroli, che faremo tutto il possibile per procedere alla esternalizzazione dei servizi che possano garantire il riassorbimento dei sette precari, e non facciamo passi indietro. Si tratta solo di attendere i tempi tecnici necessari, non prima quindi dell’approvazione del bilancio”. Un’attesa che dovrebbe dunque durare non meno di venti giorni.

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