Trasporto pubblico a Ceglie alla Stp, ora c'è una richiesta di annullamento in autotutela
CEGLIE MESSAPICA – C’è il rischio di esporre il Comune a ricorsi e contenziosi perché l’affidamento esterno del servizio è avvenuto senza alcun confronto concorrenziale, inoltre sia la delibera che la determina relative sono carenti sotto vari profili. Per questa ragione un gruppo di consiglieri dell’opposizione ha chiesto all’amministrazione comunale di Ceglie Messapica di revocare in autotutela l’affidamento alla Stp del servizio di trasporto pubblico nella cittadina. I firmatari della richiesta, inviata per conoscenza anche al prefetto Nicola Prete, sono Rocco Argentiero, Tommaso Argentiero, Donato Gianfreda, Nicola Trinchera.
CEGLIE MESSAPICA ? C?è il rischio di esporre il Comune a ricorsi e contenziosi perché l?affidamento esterno del servizio è avvenuto senza alcun confronto concorrenziale, inoltre sia la delibera che la determina relative sono carenti sotto vari profili. Per questa ragione un gruppo di consiglieri dell?opposizione ha chiesto all?amministrazione comunale di Ceglie Messapica di revocare in autotutela l?affidamento alla Stp del servizio di trasporto pubblico nella cittadina. I firmatari della richiesta, inviata per conoscenza anche al prefetto Nicola Prete, sono Rocco Argentiero, Tommaso Argentiero, Donato Gianfreda, Nicola Trinchera.
Passa quindi su un piano amministrativo formale il braccio di ferro tra maggioranza di centrodestra e minoranza di centrosinistra, sin qui basato sulla pura polemica politica e sul confronto dei conteggi per dimostrare tutto e il contrario di tutto, vale a dire il risparmio o l?aggravio dei costi per i cittadini con la scelta dell?affidamento alla Stp piuttosto che la prosecuzione dell?attività in home, il miglioramento o il peggioramento del servizio, e via di seguito. Adesso invece si comincerà a ragionare con la normativa alla mano, visto che i quattro consiglieri di opposizione sollevano questioni di legittimità nell?applicazione di leggi e regolamenti.
L?attacco però riassume le puntate precedenti: ?La deliberazione di cui sopra e la determina dirigenziale producono un danno economico all? Ente e ai cittadini che potrebbe ripercuotersi negativamente sul bilancio comunale. La richiesta di annullamento in autotutela della Delibera e della Determina è supportata dalle seguenti motivazioni:
a) La deliberazione che costituisce atto di indirizzo è carente di argomentazioni e di valutazioni documentate inerenti alla convenienza economica /gestionale dell?intero servizio. La stessa è priva di qualsiasi conoscenza dei costi ed analisi dettagliata degli stessi.
b) La deliberazione non indica i tempi di attivazione e la durata del nuovo servizio. La stessa è carente negli obbiettivi che l?Amministrazione Comunale intende perseguire e raggiungere.
c) La determina dirigenziale, arbitrariamente sancisce l?attivazione di una parte del servizio,quello relativo al trasporto urbano, a partire dal 1 gennaio 2011 senza alcuna motivazione di carattere tecnico-gestionale, mentre non vi è traccia di alcun provvedimento inerente l?altro servizio da esternalizzare.
d) La determina dirigenziale ha prodotto a nostro avviso una palese violazione del dls.163/03 Codice dei Contratti dei Lavori e dei Servizi, e del Regolamento Comunale in materia, approvato con Delibera di Consiglio Comunale N° 38 del 11/06/2007.
e) La determina dirigenziale ha affidato ad un soggetto terzo l?espletamento del servizio senza aver espletato alcun confronto concorrenziale, facendo venir meno i presupposti di trasparenza e di legittimità dell?affidamento, in palese violazione delle norme che regolano la materia.
d) I provvedimenti amministrativi sin qui prodotti potrebbero pertanto esporre il Comune ad eventuali ricorsi e contenzioso da parte di terzi interessati al servizio ed esclusi dalle procedure di affidamento?.
La parola adesso alla maggioranza, che nei giorni scorsi ha ricevuto una ironica lettera di ringraziamento da parte dei tre autisti con contratti a termine licenziati dopo svariati anni di servizio.