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Martedì, 19 Marzo 2024
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Cani di quartiere: coccole e libertà, così a Ceglie si salvano i randagi

Sono circa 20 gli amici a quattrozampe recuperati, sterilizzati, microchippati con medaglietta identificativa grazie alla collaborazione tra Amministrazione e l'associazione "Amici di Snoopy"

CEGLIE MESSAPICA - Pigna ha cinque anni, è una simil pastore, sterilizzata dopo aver partorito 10 cuccioli, che si abbandona con fiducia alle carezze degli sconosciuti. Poi c'è Pongo, 4 anni, un maremmano molto timido e Freddy che ti guarda con sguardo curioso. Sono alcuni dei cani che vagabondavano in strada alla ricerca di cibo e di caldo. Ora continuano ad essere liberi ma sono nutriti, sterilizzati, vaccinati, amati e coccolati grazie ad una proficua collaborazione ed una convenzione tra l'amministrazione comunale di Ceglie Messapica e l'associazione "Amici di Snoopy" che ha dato vita al "cane di quartiere": randagi senza padrone ma free con targhetta identificativa. 

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"Il progetto è stato proposto dalla dottoressa Vittoria Gioia, sposato nel 2019 dal compianto ingegnere Lopez e recepito con entusiasmo dalla precedente amministrazione poi caduta - spiega Mariapaola Argentiero, referente dell'associazione animalista - ma ripreso con la nuova amministrazione con la quale riusciamo a trovare soluzioni gestibili, grazie anche alla disponibilità dell'assessore al randagismo, Arcangelo Idrontino e al sindaco Angelo Palmisano. I volontari vengono ascoltati e riusciamo a dare 'voce' ai randagi della nostra città". 
 

La convenzione 

La convenzione sottoscritta un anno fa tra il Comune di Ceglie Messapica e l'associazione di Mesagne "Amici di Snoopy" permette di coprire le spese veterinarie, il cibo e quanto necessario alla cura e al sostentamento di tutti i randagi e dei cani in stallo. Spese per troppi anni sostenute dai volontari. A ciò si aggiunge la possibilità di sterilizzare le cagne randagie per contenere il fenomeno delle cucciolate.

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"Ovviamente c'è un lavoro molto duro dietro a questo - spiega ancora la Argentiero che opera insieme ad altre quattro volontari -  perché recuperare randagi spaventati e ingestibili spesso ci occupa buona parte della giornata. Una volta sterilizzate vengono rilasciate con medaglietta identificativa con il loro nome e i nostri recapiti telefonici in caso di incidenti o in caso di adozioni. Dopodiché vengono seguiti costantemente, sfamati e curati da noi stesse. Fino ad oggi siamo riusciti a sterilizzare circa 20 cani e nelle prossime settimane interverremo su altri branchi. Sterilizzare resta l'unica arma per arginare il fenomeno del randagismo, far risparmiare soldi all'ente perchè molti cani purtroppo, entrano in canile e questo, grazie anche a noi, non è accaduto". 

Le adozioni

Negli utlimi otto mesi i volontari hanno recuperato circa 50 cuccioli e cani adulti in pessime condizioni. Come Hope, scheletro vivente, che faceva parte di un branco di 8 cani. Dopo il ricovero nella clinica convenzionata per due mesi, è attualmente in stallo e completamente recuperato. Poi c'è il piccolo Yuki, trovato in una contrada sotto ad un materasso. Era stato sparato e lasciato agonizzante. Ha perso una zampa ma ha trovato una bellissima famiglia.

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"Sono circa una decina i cuccioli in cerca di adozione - continua la volontaria - e molti cani adulti. Non finiremo mai di incentivare le persone ad adottare dai canili, ad adottare in maniera consapevole e con buon senso. Speriamo nell'apertura in tempi brevi del canile sanitario che permetterebbe di dare una grossa mano ma ci teniamo a ringraziare tutte le persone che continuano ad aiutarci con le donazioni, il cibo, le cucce. Il nostro appello è sempre quello di cercare volontari disposti ad aiutarci. La strada è lunga ma questo è stato un anno di promesse mantenute e grazie a queste promesse riusciamo a dare una vita dignitosa a molti cani". 

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