Nel ricordo di Peppino Impastato, il fratello Giovanni presenta un libro
Il testo è edito da Libreria Pienogiorno. Verrà presentato il 28 gennaio presso la biblioteca di Carovigno
CAROVIGNO - Giovanni Impastato, fratello della vittima di mafia Peppino, sarà ospite domani (domenica 28 gennaio) alle ore 18 presso la biblioteca comunale “Salvatore Morelli” di Carovigno
Giovanni Impastato presenterà il libro dal titolo “Mio fratello. Tutta una vita con Peppino” edito da Libreria Pienogiorno. Un racconto che si dipana a partire da un comune della città metropolitana di Palermo, Cinisi, e da una famiglia di agricoltori legati alla mafia locale: il padre Luigi era stato inviato al confino durante il periodo fascista, e suo cognato, Cesare Manzella, ucciso in un attentato, era il capomafia del paese, uno dei boss che per primi individuarono nel traffico di droga il nuovo strumento di accumulazione di denaro e potere.
È in questa famiglia che nasce Peppino, e cinque anni più tardi anche Giovanni, dopo che un altro fratello che portava lo stesso nome era morto ancora piccolissimo. È da qui che si sviluppa la vicenda rivoluzionaria, drammatica, coraggiosa e libera del ragazzo destinato a diventare il più contagioso degli attivisti della lotta antimafia. Una storia che non si interrompe affatto con l'uccisione di Peppino, ma che continua per altri quarant'anni intrecciandosi a quella del nostro Paese, e disvelandone spesso complicità e opacità.
Quella storia Giovanni l'ha vissuta tutta, camminando con Peppino ben oltre i cento passi che per convenzione distanziavano la loro casa da quella di Gaetano Badalamenti, 'u ziu Tano. Invecchiando, lui sì, mentre Peppino, suo fratello maggiore, restava per sempre ragazzo. Ma quei passi ora sono diventati milioni.
Dialogherà con l'autore Vito Uggenti del comitato civico cittadino "Salvatore Morelli” di Carovigno. Interverrà il sindaco Massimo Lanzilotti
Parteciperanno anche Anna Cinti, presidente dell'associazione "Le Colonne", e Primarosa Saponaro, portavoce del comitato civico cittadino "Salvatore Morelli" di Carovigno.
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