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Il nuovo Football Brindisi rinuncia ai senatori. "Costano troppo"

BRINDISI - "Chiediamo solo di essere valutati in funzione di quello che faremo a Brindisi e non su presunzioni o altro". Vittorio Galigani, presidente del Football Brindisi 1912, ci tiene a sottolineare questo aspetto. "Siamo venuti a Brindisi solo per fare calcio - aggiunge - e dunque chiediamo di essere valutati su questo fronte. Se faremo bene è giusto che ce ne venga dato atto, se faremo male è giusto che lo scriviate. I nostri rapporti non cambieranno di certo". La conferenza stampa è stata convocata nella sede del Football Brindisi. Ieri c'è stata la firma del passaggio di proprietà, oggi la nuova dirigenza si è presentata. Al tavolo sono seduti il presidente Vittorio Galigani, il vice presidente Antonio Pupino e l'addetto stampa Pamela Spinelli.

BRINDISI - "Chiediamo solo di essere valutati in funzione di quello che faremo a Brindisi e non su presunzioni o altro". Vittorio Galigani, presidente del Football Brindisi 1912, ci tiene a sottolineare questo aspetto. "Siamo venuti a Brindisi solo per fare calcio - aggiunge - e dunque chiediamo di essere valutati su questo fronte. Se faremo bene è giusto che ce ne venga dato atto, se faremo male è giusto che lo scriviate. I nostri rapporti non cambieranno di certo". La conferenza stampa è stata convocata nella sede del Football Brindisi. Ieri c'è stata la firma del passaggio di proprietà, oggi la nuova dirigenza si è presentata. Al tavolo sono seduti il presidente Vittorio Galigani, il vice presidente Antonio Pupino e l'addetto stampa Pamela Spinelli. "Finalmente ieri sera c'è stato il passaggio delle quote dai fratelli Barretta a noi - esordisce Galigani -. Devo ringraziare i fratelli Barretta per tutto quello che hanno fatto in questi anni e per il modo elegante in cui hanno lasciato la società. Una società sana, con i conti in regola. Cosa che in altre società è avvenuto e per questo motivo sono scomparse".

"E' stato un passaggio oneroso - aggiunge il presidente Galigani -. Proprio questo sta a dimostrare la serietà delle nostre intenzioni. Lo ripeto, non abbiamo obiettivi imprenditoriali, siamo venuti a Brindisi a fare calcio. Brindisi è una città importante, dove si mangia pane e calcio, dove c'è una tifoseria dal palato fine. Che noi vogliamo soddisfare. Noi siamo un libro aperto. Siamo contrari ai silenzi stampa e ad atteggiamentisimili".

"Però voi -  dice ai giornalisti - dovete comprendere anche i nostri caratteri e i nostri programmi. Riteniamo che in Prima e Seconda divisione gli anziani non possano essere più presenti. Troppo onerosi i loro contratti. Tranne l'Ancona (serie B), quest'anno sono state cancellate venti società di Prima e Seconda divisione. Questo per via dei costi elevati, dei contratti molto onerosi. La nostra politica è di riduzione dei costi. Ad alcuni giocatori abbiamo proposto una riduzione dell'ingaggio e il prolungamento del contratto, altri non rientrano nei nostri programmi".

Quali? "Minopoli, Trinchera e Battisti non saranno confermati -  chiarisce il presidente -. E molto probabilmente anche Mortelliti. Per quel ruolo abbiamo tre giocatori del tutto uguali: Alessandrì, Moscelli e Mortelliti. Decisamente troppi. Stiamo anche cercando di trovare una squadra a Lenti e a Papa perchè sono giovani di valore ed hanno bisogno di giocare mentre nel Brindisi avrebbero poco spazio".

Questione ripescaggio. "Il primo contatto con i fratelli Barretta - dice Galigani -lo abbiamo avuto il 15 luglio. Abbiamo detto loro che la Prima divisione non ci interessava. Sia perchè è in atto una modifica dei regolamenti federali, sia perchè è troppo onerosa. Francamente non ritenevamo giusto regalare alla Lega 400mila euro a fondo perduto. All'onere dell'acquisto della società bisognava aggiungere poi i nove contratti in essere con giocatori per un importo di un milione e mezzo di euro. Ora ve la faccio io una domanda. Ve li immaginate i nove giocatori legati al Brindisi da contratto biennale in C1?".

Galigani prosegue: "Con i fratelli Barretta fummo chiari. Noi avremmo preso la squadra se fosse rimasta in C2, ma siccome non volevamo precludere ad altri la possibilità di chiedere il ripescaggio, ci siamo messi in lista di attesa. In altri termini avevamo concordato che se non ci fosse stato ripescaggio ci saremmo rifatti vivi. E così è stato. Svanita la possibilità di ripescaggio siamo ritornati alla carica e abbiamo chiuso la trattativa con i fratelli Barretta".

Discorso sacrosanto quello di Galigani. Sul piano economico non fa una grinza. "La nostra prospettiva - spiega -  è mantenere i bilanci in equilibrio in modo da dare continuità al calcio. Puntiamo sui giovani, nel senso che in campo ogni domenica ci dovranno essere tre under. Con gli ultimi quattro giocatori presi dal Pescara abbiamo completato anche le fasce. Ora ci manca solo un attaccante.

Pupino illustra il settore giovanile. "Ci puntiamo molto - dice il vice presidente del Brindisi -. Per la prossima settimana abbiamo convocato tutti i ragazzi. Abbiamo anche varato l'organigramma che comprende alcuni nomi illustri, con tanta esperienza, come Gigi Orlandini e Incardona. Ci sono ragazzi che vengono anche da fuori che alloggeranno in città e frequenteranno la scuola qui. Parteciperemo a tutti i campionati tranne quelli nazionali perchà purtroppo siamo partiti tardi e non abbiamo fatto in tempo a perfezionare le iscrizioni".

Prima di chiudere la conversazione con i giornalisti Galigani fa una precisazione sulle maglie. "Abbiamo deciso di rimettere la storica V e di ripristinare l'azzurro. Ma per realizzare le magliette, che saranno fatte ex novo, la Errea che è il nostro sponsor tecnico, ha chiesto cinquanta giorni di tempo. Le prime gare le disputeremo con delle maglie anonime con i colori bianco e azzurro e il simbolo del Football Brindisi. Sottolineo, e chiedo il vostro aiuto nel farlo, che si tratta di magliette temporanee. Presto ricomparirà la storica V del Brindisi".

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