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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Deposito Gnl, parere favorevole dal Comitato tecnico regionale della Puglia

Ma con quattro prescrizioni che riguardano piccole modifiche progettuali. Fusco: "Credo che la parola debba passare alla magistratura”

BRINDISI - Il Comitato tecnico regionale della Puglia (Ctr) esprime parere favorevole al rilascio del nulla osta di fattibilità per la realizzazione del Deposito Costiero di Gnl nel porto di Brindisi, ma con quattro prescrizioni che riguardano piccole modifiche progettuali. 

“Gli impianti/attrezzature dovranno essere tali da prevenire ogni possibile innesco ed il personale dovrà essere dotato di idonee attrezzature, Dpi e rivelatori portatili di miscele infiammabili/esplosive.  Il Gestore dovrà adottare le misure previste nella relativa relazione di calcolo (rev. 28/11/2023) per la protezione contro le sovratensioni di origine atmosferica, al fine di garantire la funzionalità degli  impianti e, quindi, la continuità dell’esercizio. Come previsto dal gestore, sia adottato un idoneo programma di verifiche e controlli (es. con metodo Rbi). I monitori antincendio dovranno garantire la copertura dell’intera area a protezione del serbatoio di Gnl”. 

Secondo il Comitato tecnico regionale della Puglia, il deposito, quindi, risulta compatibile con le attività interne ed esterne al sedime portuale ad oggi svolte, anche considerando gli scenari generati a seguito di un evento tornado. 

“Per le aree esterne allo stabilimento ma interne al sedime portuale, gli Enti competenti in materia di compatibilità territoriale (AdSPmam, Consorzio Asi ecc.) dovranno tener conto dei risultati inerenti agli scenari, alle frequenze ed alle relative magnitudo, e dovranno assumere ogni propria determinazione sia in merito agli aspetti di gestione del traffico navale, di movimentazione a vario titolo, sia in merito al raccordo ferroviario, anche in relazione al rispetto di norme specifiche di legge e di settore”. 

“Per quanto riguarda le determinazioni di competenza in materia di pianificazione territoriale in capo all’Amministrazione comunale di Brindisi, si evidenzia che gli scenari ricompresi nel campo di applicabilità del D.M.LL.PP. 09/05/2001 relativi agli eventi 16-4” (Jet Fire), N4 – 16” (Flash fire), N6-8” (Flash fire) risultano compatibili con aree di categoria Ef della Tabella 3B del medesimo disposto di legge, mentre gli scenari relativi agli eventi 16-4” (Flash fire) e 17-4” (Jet fire) risultano compatibili esclusivamente con aree di categoria F”. 

Il 15 dicembre scorso si era riunita la conferenza dei capigruppo che aveva prodotto un documento unitario di 'contro-risposta' al 'no' del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica per la revoca del decreto autorizzativo. L'istanza era stata avanzata dal consiglio comunale con una mozione approvata all'unanimità. 

“ll Ctr rimanda la responsabilità di ogni determinazione a Consorzio Asi e Autorità portuale. Nessuno vuole assumersi la responsabilità riguardo ad un impianto la cui autorizzazione e stata rilasciata senza affrontare i temi del pericolo. Che dinanzi ad un impianto ad alto rischio di incidente rilevante nessun Ente  voglia valutare la prima cosa da valutare, ossia il pericolo, è comportamento veramente scandaloso ed illegittimo. Credo che la parola debba passare alla magistratura”, commenta il consigliere di opposizione Roberto Fusco (Movimento 5 stelle). 

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