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Sabato, 27 Aprile 2024
Attualità Sant'Elia / Via Antonio Ligabue

Disertata anche l'ultima gara: la piscina comunale di Sant'Elia resta senza gestore

Nessun interesse per l'impianto di via Ligabue, inutilizzato dall'estate 2020, nonostante la rimodulazione del capitolato attuata dall'amministrazione comunale. Il Pd: propone il coinvolgimento di Regione e gruppi sportivi delle forze armate

BRINDISI – Niente da fare per la piscina Sant’Elia. Anche il bando di gara varato dalla giunta Marchionna è andato deserto. Stessa identica sorte anche per le precedenti gare bandite dall’amministrazione Rossi. L’impianto comunale situato in via Ligabue resta senza gestori. L’attuale amministrazione ci ha provato con una rimodulazione delle condizioni di affidamento. 

La principale novità rispetto al bando (della precedente amministrazione) andato deserto lo scorso luglio è consistita nell’innalzamento da 17.015 euro a 55mila euro della somma per il ripristino della struttura da scomputare dai canoni a carico del gestore. Va ricordato che la piscina fu gravemente danneggiata da un raid vandalico perpetrato a novembre 2022. Un’ulteriore incursione è avvenuta nell’ultima settimana dello scorso mese di agosto, quando ignoti malfattori hanno svuotato due estintori nelle vasche, rotto il vetro di una finestra, divelto una porta e tentato di rubare materiale vario come salvagente e tappetini.

L’impianto è inutilizzato da luglio 2020, quando si interruppe la gestione della società Marimisti, che dal luglio 2011 si prendeva cura dell’impianto. L’amministrazione comunale bocciò infatti le proposte di proroga fatte dal gestore, avviando il nuovo iter per l’affidamento: un tunnel di cui non si intravede ancora la via d’uscita. 

I termini per la presentazione delle offerte sono scaduti alle ore 13 di ieri (giovedì 14 settembre). Il responsabile unico del procedimento, l'ingegnere Antonio Iaia, non ha potuto far altro che prendere atto della diserzione della gara.

Il Pd: "Si coinvolgano Regione e gruppi sportivi delle forze armate"

Il Pd di Brindisi non esprime alcuno stupore. “Da tempo avevamo pubblicamente manifestato - si legge in una nota dei democratici - la netta sensazione che sull’impianto si fossero concentrati interessi particolari ed oggi abbiamo avuto l’ulteriore riscontro che si tratta di una percezione comune, diffusa anche tra gli operatori del settore”.

“Se volessimo fare polemica  - si legge ancora nella nota - potremmo dire che abbiamo avuto conferma che chi ha sostenuto l'erroneità delle procedure della precedente amministrazione aveva torto e dovrebbe scusarsi per aver usato l'impianto di Sant’Elia come elemento di scontro nella recente campagna elettorale; però oggi non è il tempo delle polemiche ma della riflessione comune finalizzata a trovare la soluzione per consentire ai brindisini di poter nuotare nuovamente nella loro piscina”.
Il Pd esprime “grande fiducia negli inquirenti e siamo certi che sapranno verificare se ed in che modo le azioni criminali che si perpetrano da tempo ai danni dell’impianto rappresentano un segnale finalizzato a dissuadere gli imprenditori sani ad investire nella riapertura della piscina comunale”.

“Da parte nostra – assicurano i democratici - confermiamo di voler sostenere con forza ogni iniziativa che l’amministrazione comunale riterrà utile per allontanare dalla gestione della cosa pubblica quanti pensano di fare affari sulla testa della cittadinanza brindisina. Per questo auspichiamo che si apra un pubblico dibattito, a partire dall'urgente discussione nelle commissioni consiliari”.

“In tutte le sedi, il Partito Democratico manifesterà le proprie proposte che poggiano su un caposaldo imprescindibile: il reiterato disinteresse e le azioni delinquenziali ai danni dell’impianto, probabilmente effetto e causa, non possono rappresentare un pretesto per svendere la piscina o per affievolire i limiti dei requisiti di idoneità finanziaria e tecnico-professionale necessari per poter partecipare alle procedure di gestione o alienazione inerenti la struttura”.  

“Per tale motivo - conclude il Pd - rinnoviamo la proposta di coinvolgere, attraverso protocolli e convenzioni, la Regione Puglia ed i gruppi sportivi delle Forze Armate o delle Forze dell’Ordine al fine di agevolare la riapertura, costituendo nel contempo un importante presidio di legalità nel quartiere Sant’Elia”.

Articolo aggiornato alle ore 11.30
 

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