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Domenica, 28 Aprile 2024
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Movida, Confesercenti: "Le decisioni vanno condivise con gli esercenti"

L'associazione lamenta "una scarsa, per non dire assente, interlocuzione delle istituzioni preposte ad assumere decisioni con la categoria"

BRINDISI - Quando si parla di movida, spesso non è facile conciliare il diritto di chi si vuole divertire con quello di chi vuole riposare. Confesercenti Brindisi ha lanciato un appello, per una maggiore condivisione delle decisioni delle Amministrazioni comunali, in particolare di quella di Brindisi. L'associazione di categoria, in una nota, fa riferimento a diverse "polemiche sugli orari serali in cui consentire le emissioni sonore della 'movida' del territorio brindisino, nei centri storici del capoluogo e dei comuni della provincia, e alle tante  discussioni che stanno trovando ampio spazio su vari tavoli istituzionali". C'è un problema, per l'associazione, che "lamenta una scarsa, per non dire assente, interlocuzione delle istituzioni preposte ad assumere decisioni con la categoria degli esercenti, al fine di una corretta condivisione delle scelte che in particolare l'Amministrazione comunale di Brindisi dovrà assumere, attraverso ordinanze o altri provvedimenti".

Qualche giorno fa, era il 22 giugno, la Prefettura di Brindisi - guidata dal prefetto Michela La Iacona - ha tenuto un tavolo istituzionale al fine di contrastare la "malamovida" (qui, l'articolo). Di seguito, un punto saliente del comunicato diramato per l'occasione dalla Prefettura brindisina: "I sindaci, nel condividere il predetto obiettivo (salvaguardare il diritto al riposo dei residenti, ndr), hanno unanimemente accolto l'invito a valutare con particolare attenzione ed estremo rigore l'adozione di eventuali ordinanze in deroga alla legge regionale che fissa alle ore 24.00 l'orario di cessazione delle diffusioni sonore, dovendo tenere conto delle specifiche peculiarità dei propri territori". Il riposo dei cittadini è un punto focale quando si parla di movida. Lo scorso fine settimana, nel centro di Brindisi, un residente esasperato dal vociare degli avventori dei locali, si è prodotto in un lancio di uova, come ha riportato la stessa Confesercenti, che ha condannato il gesto.

Per l'associazione di categoria, il confronto sul tema "movida" è essenziale, così come è importante l'interlocuzione tra gli attori istituzionali dei territori e gli esercenti delle zone interessate dal fenomeno. Prosegue la nota di Confesercenti: "E' noto che il processo di condivisione con gli stakeholder, che sono cittadini, associazioni, gruppi di interesse, organizzazioni non governative, imprese e altri attori che potrebbero essere influenzati o influenzare le decisioni e le politiche di comunità, consente di promuovere una governance partecipativa, aumentare la trasparenza e l'accountability delle decisioni prese dagli  assessori o amministratori in genere. Inoltre, può favorire una migliore comprensione delle esigenze e delle aspettative di tutti, consentendo di adottare decisioni più informate e sostenibili".

"La condivisione con le associazioni di categoria - dichiara Michele Piccirillo, presidente della  Confesercenti della provincia di Brindisi - implica che gli amministratori in genere, siano essi sindaci o assessori al ramo, debbano impegnarsi a coinvolgere tali attori nelle fasi decisionali rilevanti, con  modalità che saranno ritenute più idonee, fornendo informazioni pertinenti, ascoltando le loro opinioni e considerando i loro interessi prima di assumere una decisione definitiva. Tutto ciò, a Brindisi e in alcuni Comuni della provincia, non è accaduto completamente o per nulla. Auspichiamo, nel pieno interesse di tutti, comunità ed esercenti delle varie attività commerciali interessate dal fenomeno della 'movida', che si trovi insieme la soluzione più idonea al benessere collettivo".

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