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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Divieti in spiaggia a tutela del territorio: l'opposizione chiede revoca della "sosta dopo il tramonto"

Secondo Selena Nobile, Alessandra Cursi, Salvatore Mariano, Piero Solazzo e Valentina Carella, si tratta di decisioni “gravi” che porterebbero a conseguenze “disastrose” per il territorio e soprattutto “limitano la libertà di movimento”

SAN PIETRO VERNOTICO – Contro l’ordinanza del sindaco di San Pietro Vernotico Pasquale Rizzo che vieta, tra le altre cose, di sostare in spiaggia dopo il tramonto, emessa per evitare ulteriori violazioni all’ordinanza di Balneazione della Regione Puglia a tutela della spiaggia e del mare (specie alla luce degli ultimi episodi di vandalismo), insorgono i consiglieri di opposizione chiedendo la revoca del punto che vieta la sosta sull’arenile nelle ore serali.

Secondo Selena Nobile, Alessandra Cursi, Salvatore Mariano, Piero Solazzo e Valentina Carella, si tratta di decisioni “gravi” che porterebbero a conseguenze “disastrose” per il territorio e soprattutto “limitano la libertà di movimento”.

“Già esisteva in materia di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica nonché del rispetto delle norme anticovid un’ordinanza regionale, molto chiara ed esaustiva: il sindaco invece di copiare le disposizioni di quella ordinanza ha deciso di “rendere ancora più puntuale l’obbligo disposto con ordinanza sulla balneazione dei limiti ivi previsti” ed ha introdotto un divieto non previsto dalla Regione, quello per cui non bisogna sostare sulla spiaggia dopo il tramonto”.  

“Il sindaco ha introdotto dunque una restrizione alla libertà di movimento dei cittadini di San Pietro Vernotico che viola principi costituzionali di cui agli artt. 17, 16 e 2 in modo grave e comunque non si giustifica con il richiamo all’esigenza di evitare assembramenti, laddove la nostra spiaggia, per la sua ampiezza, è idonea ad escludere tale evenienza. Peraltro la spiaggia è assimilabile, sotto questo profilo, a qualsivoglia strada, via, piazza, parco del nostro paese, rispetto ai quali non ci pare che il Sindaco abbia disposto un simile divieto”.

“Riteniamo che il rispetto delle norme anticovid non possa essere assicurato tramite lo svuotamento delle spiagge, ma solo tramite i dovuti controlli. L’effetto di una simile capotica decisione sarà quello che i nostri giovani da domani emigreranno in altri "lidi". La percezione è che questa amministrazione si muova solo ed unicamente nel senso di rendere la nostra marina una zona dormitorio, privandola prima di ogni servizio ed ora anche della possibilità materiale di frequentare le nostre spiagge. Chiediamo al sindaco di revocare l'ordinanza nella parte in cui dispone il “divieto di sostare sulla spiaggia dopo il tramonto” perché è disposizione totalmente illegittima oltre che altamente oltraggiosa nei confronti dei cittadini, la cui libertà di movimento ed il cui diritto alla socialità deve essere inviolabile.

Le motivazioni del divieto di sosta dopo il tramonto 

Va ricordato (soprattutto ai cittadini incivili) che l’ordinanza numero 37 del 9 agosto 2021, parte da alcune premesse che riguardano comportamenti completamente irrispettosi della cosa pubblica, in totale violazione dell’ordinanza di balneazione della Regione Puglia. 

“Considerando che soprattutto nei giorni dal 10 al 15 di agosto, nel corso degli anni (anche precedenti la pandemia), data la tipologia del litorale, sono state frequenti e numerose le violazioni a quanto disposto con Ordinanza dalla Regione Puglia, con riferimento soprattutto all’accensione dei falò, all’uso di fornelli ad organizzare pic-nic, all’utilizzo, dopo il tramonto, della spiaggia pubblica collocandovi tende, campeggiando e pernottando sulla spiaggia, abbandonando peraltro per terra rifiuti di ogni genere”. Si legge nell’ordinanza di Rizzo. 

“Ritenuto che in passato si sono registrate problematiche di sicurezza pubblica (persone che hanno subito lesioni da taglio o da scottatura), e di igiene pubblica (dovute all’abbandono indiscriminato sull’arenile dei residui dell’attività di accensione di fuochi e falò, nonché di bottiglie di vetro e di rifiuti al di fuori dei contenitori)” 

“Ritenuto, quindi, dover vietare durante tutto il mese di agosto sulle spiagge di competenza di questo Comune qualsiasi forma di bivacco, campeggio ed accensione di fuochi e falò, anche tenuto conto dell’esigenza di evitare occasioni di assembramenti di persone, vietati a causa dell’epidemia da Covid-19; Valutata la necessità di adottare misure stringenti al fine di assicurare la fruizione ai diversamente abili della spiaggia pubblica”. 

Purtroppo non tutti sono in grado di occupare gli spazi pubblici senza deturpare il territorio e purtroppo le conseguenze di tali scelte delle amministrazioni poi ricadono anche su chi, invece, i luoghi pubblici li rispetta. 

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