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Cronaca Torchiarolo

Attentato: droga e lotta ai rifiuti le piste

TORCHIAROLO – Poco più di dieci giorni fa gli agenti del comando della Polizia locale di Torchiarolo sequestrarono sei dosi di cocaina trovate sotto al cavalcavia di via Brindisi in un tubo di scolo; poi hanno inaugurato il servizio di videosorveglianza delle isole ecologiche, che porterà pesanti multe ai trasgressori, con l’ammenda che varia da un minimo di cento a un massimo di cinquecento euro. Sono questi gli episodi da cui partono le indagini riguardo l’incendio che nella tarda serata di ieri ha distrutto la Opel Astra del capo dei vigili urbani, il tenente Lorenzo Renna, e la Fiat Croma del suo vice, Antonio Palombo.

TORCHIAROLO –  Poco più di dieci giorni fa gli agenti del comando della Polizia locale di Torchiarolo sequestrarono sei dosi di cocaina trovate sotto al cavalcavia di via Brindisi in un tubo di scolo; poi hanno inaugurato il servizio di videosorveglianza delle isole ecologiche, che porterà pesanti multe ai trasgressori, con  l’ammenda che varia da un minimo di cento a un massimo di cinquecento euro. Sono questi gli episodi da cui partono le indagini riguardo l’incendio che nella tarda serata di ieri ha distrutto la Opel Astra del capo dei vigili urbani, il tenente Lorenzo Renna, e la Fiat Croma del suo vice, Antonio Palombo.

Naturalmente al vaglio dei carabinieri ci sono tutti gli interventi effettuati dalla Polizia locale negli ultimi mesi ed eventuali vicende della loro vita privata. Intanto il primo cittadino Giovanni Del Coco ha chiesto l’intervento del prefetto: “Serve maggiore presenza delle forze dell’ordine sul territorio, non possiamo essere lasciati soli”. Nessuno, però, è intenzionato ad abbassare la guardia. Il comandante della Polizia locale questa mattina era presente in alta uniforme alla celebrazione della funzione religiosa in onore della Madonna di Galeano, patrona di Torchiarolo.

Il sindaco dopo la funzione religiosa ha esternato pubblicamente la solidarietà dell’amministrazione nei confronti dei due dipendenti colpiti dalla criminalità chiedendo la collaborazione da parte di tutti. “L’incendio delle due vetture non deve passare inosservato, forse è il segnale che stiamo lavorando bene ma è comunque un grave attacco alle istituzioni. Certo è che non ci fermeremo”, ha commentato poi fuori dalla Chiesa.

Le condizioni del vice comandante Antonio Palombo, che subito dopo gli incendi è stato trasportato in ospedale perché colpito da malore, sono buone. Palombo è stato sottoposto a tutte le cure del caso e dimesso in nottata. Era solo rimasto intossicato dai fumi della combustione. Le due auto sono state rimosse nella stessa serata di ieri e trasferite nel deposito giudiziario Tarantini di San Pietro per essere sottoposte a ulteriori perizie.

Le indagini da parte degli uomini dell’Arma sono partite nella stessa serata di ieri dopo che i vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi che hanno sedato i due incendi, hanno accertato che si era trattato di un rogo di origine dolosa. I piromani avevano incastrato nella cavità presente tra le ruote anteriori e la carrozzeria uno straccio imbevuto di liquido infiammabile e poi avevano appiccato il fuoco.

Le due vetture private degli agenti erano parcheggiate nel cortile dove ha sede il palazzo comunale e il comando della polizia locale e ieri l’intero paese è stato impegnato fino a tarda notte nei festeggiamenti in onore della sua protettrice. Uno dei moventi dell’attentato incendiario ai danni del comandante Renna e del vice Palombo potrebbe risiedere proprio nel mini sequestro di cocaina effettuato dieci giorni fa. Si è trattato solo di sei dosi ma il segnale che con tutta probabilità è stato lanciato dalla criminalità è abbastanza chiaro: i vigili urbani non devono ficcare il naso in certi affari.

Torchiarolo è l’unico paese della fascia a sud di Brindisi dove i vigili urbani sono presenti sul territorio a 360 gradi. Da quando (due anni fa) Renna ha preso le redini del paese ogni aspetto della vita pubblica dei cittadini è sotto controllo: dalla viabilità ai reati di natura ambientale, dall’edilizia allo spaccio di sostanze stupefacenti. Tutto deve essere fatto nel rispetto della legge.

Forse però questi interventi non piacciono a chi dello spaccio di droga fa la propria fonte di guadagno. Le sei dosi in questione furono sequestrate dopo un breve periodo di controllo della zona dove erano state nascoste. Nessuno andò a ritirarle e gli agenti della Polizia locale il 29 marzo scorso decisero di sequestrarle lasciando a bocca asciutta chi doveva rivenderle. Se queste ipotesi hanno un fondo di verità spetta alle forze dell’ordine scoprirlo.

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