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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Vito dei Normanni

Ladri sacrileghi in azione: furto di decine di portafiori nel cimitero

Saccheggiato il camposanto di San Vito dei Normanni. Il furto è stato scoperto dal custode mercoledì mattina. Prese di mira le zone meno frequentate del cimitero. Indignata la comunità sanvitese per l'atto sacrilego

SAN VITO DEI NORMANNI – I fiori erano disseminati per terra. I segni del passaggio dei ladri erano ben visibili. E’ uno scenario desolante quello in cui ieri mattina (8 novembre) si è imbattuto il custode del cimitero di San Vito dei Normanni, al momento dell’apertura dei cancelli. Decine di portafiori di rame erano spariti. Non si sa con precisione quando sia avvenuto il furto. Con ogni probabilità la notte precedente (fra il 7 e l’8 novembre). Ma non si può neanche escludere che i ladri siano entrati in azione di pomeriggio.

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Cimitero di San Vito dei Normanni-2

I balordi, infatti, hanno preso di mira delle zone (il complesso in cui si trova la chiesa, l’ossario e le rampe inferiori) in cui solitamente si reca poca gente. Dalle tombe sono stati asportati i coni dei portafiori. All’appello ne mancano almeno 60. Ma non è escluso che possano essere di più quelli saccheggiati, se si considera che altri furti continuano a venire a galla anche nella giornata odierna, lasciando nello sgomento le persone, soprattutto gli anziani, che portano un fiore sul loculo del caro estinto.

La società che gestisce i servizi cimiteriali già nella giornata di ieri ha sporto denuncia ai carabinieri. Il camposanto è sprovvisto di telecamere. Questo non agevolerà l’arduo compito di risalire ai responsabili del raid.

La comunità sanvitese è indignata per l’accaduto. Ma non è la prima volta, purtroppo, che si viola il luogo dell’eterno riposo, per un bottino misero. Diversi cimiteri sono stati saccheggiati negli ultimi anni nel Brindisino. Il precedente più fresco risale allo scorso 16 settembre, quando dal camposanto di Cellino San Marco vennero rubati portafiori e grondaie. I predoni di oro rosso, purtroppo, non hanno alcun rispetto per la sacralità del ruogo. 

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