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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Villa Castelli

Omicidio Giuseppina Fumarola: proclamato il lutto cittadino. I carabinieri cercano risposte

La donna è stata ammazzata con due colpi di fucile alle 7 di oggi, giovedì 1 settembre, davanti alla sartoria dove lavorava a Villa Castelli. A ucciderla il suo ex, Vito Sussa, 52 anni che poco dopo si è tolto la vita impiccandosi

VILLA CASTELLI - Una comunità attonita, sconvolta, distrutta. In lutto. Una mamma è stata ammazzata dall’uomo che più volte le aveva giurato amore eterno. Uccisa da due colpi di fucile che le hanno squarciato il petto, che le hanno dato solo il tempo di lanciare un urlo. La morte atroce di Giuseppina Fumarola 48 anni il 24 luglio scorso, di Villa Castelli, ammazzata dal suo ex, Vito Sussa, 52 anni anche lui del posto, che poco dopo l’omicidio si è tolto la vita impiccandosi, ha lasciato un vuoto amaro. E’ stata uccisa davanti all’ingresso della sartoria dove da oltre 20 anni lavorava, in via Galileo Galilei. La salma è stata restituita alla famiglia, ai figli di 27 e 21 anni, Gessica e Gherardo, a mamma Grazia e papà Stefano, al fratello Francesco, nel primo pomeriggio di oggi e domani alle 17 presso la chiesa di San Vincenzo De Paoli, si svolgeranno i funerali. Il sindaco Giovanni Barletta per l’ultimo saluto ha indetto il lutto cittadino. Dalle ore 16 e per tutta la durata del rito funebre le saracinesche delle attività commerciali saranno abbassate e sono vietate tutte le attività ludico-ricreative.

Donna uccisa da uomo che poi si toglie la vita: la scena del crimine

I carabinieri della locale stazione, unitamente ai colleghi della compagnia di Francavilla Fontana diretta dal capitano Gianluca Cipolletta e del Nucleo investigativo di Brindisi, coordinato dal capitano Rolando Giusti, per tutta la mattinata hanno ascoltato le colleghe di lavoro, gli amici, i parenti della 48enne. Hanno visionato i fotogrammi dell’impianto di videosorveglianza che ha ripreso il delitto. Le telecamere restituiscono una scena raccapricciante: lui le si avvicina e le spara due colpi di fucile mentre lei sta per entrare nel magazzino. Lei urla e poi si accascia in una pozza di sangue. Lui subito dopo corre a impiccarsi. Abitava a poche decine di metri dalla sartoria. 

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Deteneva il fucile e altre armi legalmente, non aveva mai avuto problemi con la giustizia e a suo carico non c’erano denunce per minacce, maltrattamenti o stalking. Tra i due i rapporti non erano sereni, non stavano più insieme da qualche tempo, continuavano a sentirsi e litigavano ancora. Questo è quanto emerso fino a questo momento. Ma nessuno immaginava un epilogo simile. Giuseppina non condivideva il fatto che il suo ex abitasse proprio davanti alla sartoria, andare e tornare da lavoro la inquietava, preferiva non incontrarlo. I militari continueranno a scavare nella vita dei due, i telefoni cellulari sono stati sequestrati e nelle prossime ore verranno analizzati. Si cercherà di ricostruire le circostanze dell’omicidio, si cercherà un movente. L’autore del gesto è morto, il caso tecnicamente è chiuso ma quante Giuseppina Fumarola sono a rischio e non lo sanno? Servono delle risposte. 

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