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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Il presidente della Corte d’Appello: “Dannoso per tutti delegittimare la magistratura”

Si è celebrata oggi la cerimonia d’inaugurazione del nuovo anno giudiziario a Lecce, durante la quale il magistrato ha fatto il punto sullo stato della giustizia locale: “Tante le difficoltà, ma sono fiducioso”

LECCE -  “Certo il lavoro è tanto e le difficoltà altrettante; ma sono sicuro e ho avuto già occasione di verificarlo è fortissima in tutti i magistrati del distretto la consapevolezza che, nonostante tutto, possono essere raggiunti, attraverso l’attività giurisdizionale, importanti risultati nell’interesse della collettività, nel cui nome viene, appunto, quotidianamente amministrata la Giustizia; il tutto nella consapevolezza che come ebbe a dire Piero Calamandrei ‘La civiltà dei popoli si misura non tanto dalla bontà delle leggi che li reggono, quanto dal grado d’indipendenza raggiunto dagli organi che quelle leggi sono chiamati ad applicare”: è questo il messaggio lanciato dal presidente della Corte d’Appello di Lecce Roberto Maria Carrelli Palombi, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario che si è celebrata questa mattina nell’aula magna del tribunale di viale Michele De Pietro.

Dopo aver passato in rassegna lo stato della giustizia per i distretti di Lecce, Brindisi e Taranto, rinviando per ulteriori approfondimenti alla relazione scritta diffusa oggi, il numero uno della Corte ha sollevato come troppo spesso la magistratura sia costretta, attraverso i suoi organismi istituzionali e la sua rappresentanza associativa, a difendersi da accuse che vanno ben oltre la sempre legittima critica delle decisioni degli organi giudicanti o anche delle iniziative delle Procure della Repubblica. “In queste ipotesi la difesa o per meglio dire l’intervento costituisce un dovere categorico imposto, non dalla necessità di difendere la legittimità della scelta adottata dal singolo giudice o pubblico ministero nel caso concreto sottoposto al suo esame, ma dall’imprescindibile esigenza di tutela dell’Istituzione nel suo complesso che non deve essere delegittimata dinanzi all’opinione pubblica – ha dichiarato -  Difatti l’accusa di parzialità o di compromissione con una parte politica è la più grave che si possa muovere, perché attenta al bene supremo costituito dalla fiducia dei cittadini nella Giustizia, bene che non appartiene né alla Politica né alla Magistratura, ma all’intera collettività, qualunque sia il colore della maggioranza che in un dato momento storico governa il Paese”.

Monito sulle carceri: "Preoccupante condizioni di sovraffollamento"

“Non so se è illusorio ma continuo a credere in un Paese nel quale le forze politiche, forti del loro consenso popolare, abbiano a cuore l’autonomia dei propri giudici, il cui potere si fonda soltanto sulla legge, ed agiscano in concreto per difendere l’esercizio indipendente della giurisdizione, primario valore di ogni moderna democrazia”, ha aggiunto.

Alcune analisi sono state fatte in merito allo stato di salute della giustizia locale: sulla riforma Cartabia, la cui recente applicazione, secondo il presidente, non consente di poter esprimere una valutazione completa in merito agli effetti; agli interventi sulla prescrizione; alla drammatica situazione carceraria (che sarà approfondita in un successivo articolo) con un rinvio per analisi più dettagliate alla relazione scritta diffusa oggi.

Inaugurazione anno giudiziario: le foto della cerimonia

Per il presidente Carrelli Palombi, è evidente una situazione di criticità nella Corte d’Appello di Lecce, in particolare nel settore penale, ma anche, sia in misura minore nel settore civile. E’ infatti aumentata la pendenza in tutti i ruoli; in conseguenza della crescita del numero dei procedimenti sopravvenuti l’indice di ricambio, nella sezione penale e nell’assise è inferiore allo 0 e ciò nonostante la crescita del numero dei procedimenti definiti; ciò comporta che anche l’indice di smaltimento sia in diminuzione. I dati sono più confortanti con riguardo alla sezione minorenni, mentre rispetto al settore civile, pur registrandosi una diminuzione delle pendenze, risultano in diminuzione sia l’indice di ricambio che l’indice di smaltimento.

Al termine dell’intervento, il primo tenuto dal magistrato nelle vesti di capo della Corte d’appello per Lecce, Brindisi e Taranto, su richiesta di quest'ultimo, tutti i partecipanti hanno osservato un minuto di silenzio per commemorare le vittime dell’Olocausto, essendo oggi il Giorno della memoria, .

L’elenco degli interventi

A seguito del presidente, hanno preso la parola, tra gli altri, il rappresentante del Csm, il consigliere Maurizio Carbone, la rappresentante del Ministero della Giustizia, Rosa Patrizia Sinisi, il procuratore generale Antonio Maruccia (il cui intervento è stato trattato in un successivo articolo), il presidente dell’Ordine degli avvocati di Lecce Antonio De Mauro, la presidente dell’Ordine degli avvocati di Brindisi Daniela Faggiano.

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