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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Vantaggiato ritorna in aula

BRINDISI - Sarà in aula, molto probabilmente e sempre salvo inconvenienti dell’ultima ora, lo stragista reo confesso. Torna, dopo diverse udienze in cui aveva preferito restare in cella, rinunciando alla traduzione, Giovanni Vantaggiato.

BRINDISI - Sarà in aula, molto probabilmente e sempre salvo inconvenienti dell’ultim’ora, lo stragista reo confesso. Torna, dopo diverse udienze in cui aveva preferito restare in cella, rinunciando alla traduzione, Giovanni Vantaggiato, unico imputato per i fatti del 19 maggio dinanzi alla Morvillo Falcone. Il 69enne di Copertino, sempre difeso dall’avvocato Franco Orlando, non si trova più da qualche giorno nel carcere di Bari, dov’era stato trasferito per motivi di salute, ma è tornato nell’istituto detentivo di Borgo San Nicola, a Lecce. Sempre in isolamento.

Domani mattina sarà la volta, almeno in teoria, della testimonianza di Cosimo Parato, che fu vittima della furia di Vantaggiato (sempre secondo confessione) il 24 febbraio del 2008 a Torre Santa Susanna quando a distanza, da un tetto di una abitazione non molto lontana da quella dell’uomo preso a bersaglio, Vanni il bombarolo premette il pulsante di un telecomando e fece esplodere una bici-bomba. Lo stesso consulente della procura, già sentito durante il processo, ha detto di non aver mai visto prima nella sua carriera nulla che somigliasse a quell’ordigno.

Dopo una settimana di interruzione, si ritorna quindi nella ‘Metrangolo’ al primo piano del tribunale di Brindisi. Il 14 marzo scorso Parato aveva dato forfait, la volta precedente si era seduto per qualche istante al banco dei testi. Stavolta, dovesse nuovamente presentare un certificato medico, ne sarà disposto l’ascolto a domicilio. E’ stata intanto depositata la perizia super partes sulle intercettazioni dei colloqui in carcere tra Giovanni Vantaggiato, la moglie Pina e le sorelle Maria e Lucia.

Già nell’udienza successiva a quella di domani, presumibilmente la prima settimana di aprile, potrebbe quindi essere ascoltata l’esperta che si è occupata di trascrivere le conversazioni e di visionare i filmati, Angela D’Angelo, che dovrà soltanto fornire conferme sull’identificazione di coloro che partecipano ai colloqui. Nel corso delle chiacchierate (riassunte in 700 pagine di trascrizioni) Vantaggiato avrebbe reso nota la sua volontà di deperire fino a sembrare malato, oltre che di farsi passare per pazzo.

Una volta depositate le intercettazioni, aveva fatto sapere l’avvocato commentando il rigetto della Corte d’Assise di Brindisi alla richiesta di perizia psichiatrica, sarebbe probabilmente stata riproposta l’istanza per valutare la capacità di intendere e volere di Vantaggiato e quindi la sua imputabilità. Nessun dubbio finora, sulla sua capacità di stare a processo, garantita da uno stato di salute che, al momento, non desterebbe preoccupazioni. Lo testimonia il fatto che ne sia stato autorizzato il ritorno nel carcere di Lecce dal quale era stato condotto a Bari per consentirgli di sottoporsi a tutti gli accertamenti sanitari.

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