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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cucina San Vito dei Normanni

Osterie d'Italia 2024: cinque locali del Brindisino ricevono l'ambita "chiocciola"

Ottimo risultato per la provincia. L'Xfood di San Vito dei Normanni si aggiudica anche il "Premio miglior oste"

SAN VITO DEI NORMANNI - È recentemente uscita la nuova edizione di Osterie d’Italia, lo storico sussidiario del mangiarbere all'italiana. La guida 2024 raccoglie 1752 indirizzi di osterie, agriturismi, enoteche con cucina e ristoranti segnalati per la cucina territoriale, la rigorosa selezione degli ingredienti e il prezzo giusto. Tra questi sono 115 i locali pugliesi, di cui 8 novità e 22 chiocciole, assegnate da Slow Food come riconoscimento non solo per la buona cucina, ma anche per l'attenzione al territorio, alle stagioni e alla provenienza delle materie prime.

Per la prima volta, gli storici premi "chiocciole", "bottiglia" ed il più recente "bere bene" (una selezione complessiva di bevande alcoliche e non, come birre artigianali, distillati, cocktail ma anche succhi, estratti e infusi scelti con attenzione e personalità) sono stati assegnati anche alle osterie segnalate negli inserti; ovvero quei locali la cui offerta e impostazione sono interpreti di una tradizione gastronomica locale, rintracciabili esclusivamente nella regione di appartenenza.

Panoramica nel Brindisino

Cinque su 22 sono i locali in provincia di Brindisi ad aver ottenuto il premio della "chiocciola": in tal senso arrivano quattro conferme per l'Antica Osteria La Sciabica di Brindisi, il Casale Ferrovia di Carovigno, il Cibus di Ceglie Messapica e la Locanda di Nonna Mena a San Vito dei Normanni. Sempre a San Vito si colloca la new entry della nuova edizione, ovvero l'XFood che - su tutto il panorama nazionale - può vantare anche il Premio miglior oste, con la seguente motivazione: “Se l'accoglienza è il valore alla base dell'identità dell'oste, un'osteria la cui accoglienza parte dai componenti della brigata quanto dell'impresa non può che risultare in uno dei progetti più interessanti, d'ispirazione e di esempio per un nuovo modo di essere osti”.

Negli ultimi anni tutta la Puglia ha ospitato un flusso turistico crescente, dal Gargano al Salento passando per la Valle d’Itria. Uno dei punti di forza ad aver contribuito a tale evoluzione è stato sicuramente l'apprezzamento dei visitatori per la cucina del posto, basata su una tradizione contadina. Ciò ha facilitato la nascita di nuove osterie principalmente gestite da giovani, che ricercano la qualità sia nel servizio che - soprattutto - nelle materie prime. 

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