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Sabato, 27 Aprile 2024
Economia

Santa Teresa, scoppia anche il caso fatture: "Società a rischio chiusura"

Allarme lanciato dal sindacato Cobas: "Alcune fatture emesse dalla partecipata della Provincia potrebbero essere non esigibili, si rischia il passivo di bilancio"

BRINDISI - Alcune fatture emesse dalla Santa Teresa Spa potrebbero essere non esigibili. Il Cobas lancia un monito su una nuova tegola che cade sulla società in house della provincia di Brindisi: una rogna che, secondo il sindacato, potrebbe comportare un passivo di bilancio e quindi il rischio di chiusura dell’azienda, per superamento del limite massimo di rendiconti in rosso consentiti a una partecipata, sulla base della normativa vigente. 

La questione è stata al centro di un’assemblea convocata stamattina (mercoledì 14 giugno) dal sindacato. Il nodo delle fatture si innesta in una situazione economica non proprio rosea per la società, fra le cui fila militano circa venti lavori che dal prossimo 30 giugno, come ricorda il Covas, non potranno più beneficiare degli ammortizzatori sociali. E non va dimenticato il caso delle “promozioni facili” sollevato le scorse settimane, poco dopo l’elezione a sindaco dell’amministratore dimissionario della Santa Teresa, Giuseppe Marchionna, dal consigliere comunale Pasquale Luperti e dal Pd di Brindisi 

“Si stava lavorando in queste settimane - dichiara il segretario provinciale del Cobas, Roberto Aprile - a trovare dei fondi utili a superare l’estate per poi sperare in una legge in autunno che rifinanziava le Province”.

Il sindacato promuove una serie di iniziative scandite dal seguente cronoprogramma: “venerdì 16 giugno, informare i lavoratori sui risultati della riunione dell’ente che si svolgerà  domani (giovedì 15 giugno) su Santa Teresa; martedì 20 giugno, alle ore 12,00, richiesta di incontro dei lavoratori della Santa Teresa con il presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, per fare il punto della situazione; giovedì 22 giugno, manifestazione a Bari, davanti alla sede della Regione , a cui chiedere che vengano inviati i finanziamenti già programmati”.

“Il Cobas, prima che precipitasse la situazione – conclude Aprile - aveva chiesto una riunione d’urgenza del ‘Comitato di Monitoraggio’ alla task regionale sulla occupazione guidata dal presidente Leo Caroli. Da più azioni coordinate dobbiamo riuscire a costruire la soluzione occupazionale, che oggi sembra molto lontana”.
 

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