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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Nomine Asi: "La politica ci sorprenda, faccia un passo indietro"

BRINDISI - Scambi di battute al vetriolo in piena sede istituzionale. Partiti l’un contro l’altro armati. E persino dimissioni. Cosa non si fa, per un posto al sole al consorzio Asi. La poltrona è di quelle ambite. Il gran caos in corso, specialmente in seno al Comune di Brindisi, ne è sintomo più che eloquente. Per quanto tutt’altro edificante. Lo spettacolo delle assise brindisine, che chiude il valzer delle nomine, ha meritato tutto il biasimo possibile nelle fila dell’imprenditoria. Non bastava l’accaparramento, già di per sé assai discutibile, da parte della politica. Ci mancavano solo i plateali corpo a corpo per la contesa delle poltrone, e ci sono stati anche quelli.

BRINDISI - Scambi di battute al vetriolo in piena sede istituzionale. Partiti l’un contro l’altro armati. E persino dimissioni. Cosa non si fa, per un posto al sole al consorzio Asi. La poltrona è di quelle ambite. Il gran caos in corso, specialmente in seno al Comune di Brindisi, ne è sintomo più che eloquente. Per quanto tutt’altro edificante. Lo spettacolo delle assise brindisine, che chiude il valzer delle nomine, ha meritato tutto il biasimo possibile nelle fila dell’imprenditoria. Non bastava l’accaparramento, già di per sé assai discutibile, da parte della politica. Ci mancavano solo i plateali corpo a corpo per la contesa delle poltrone, e ci sono stati anche quelli.

Il mondo dell’industria storce il naso, a cominciare dal direttore di Cna, Sonia Rubini: “Tutto quel che c’era da dire in questa vicenda, lo ha detto in maniera esemplare il direttore di Confindustria, Angelo Guarini. Tutti i nomi designati dagli enti sono, per carità, nomi degnissimi e autorevoli. Ma, mi chiedo e chiedo: e gli imprenditori?”. Per la giovanissima direttrice del Cna brindisino, la premessa è semplice. Nessuno meglio degli imprenditori, che ben conoscono i loro stessi problemi, e la maniera migliore di risolverli, nessuno può rappresentarli meglio di loro stessi. Soprattutto in seno ad un consorzio da anni vuoto di rappresentanza autentica del territorio. Dopo tre lustri di commissariamento insomma, ci si aspettava qualcosa di più e di più qualificante del solito teatrino della politica.

“Ancora una volta – ribadisce Sonia Rubini – i soci del consorzio non tengono conto della natura di questo ente. Siamo di fronte alla ennesima spartizione delle poltrone. Lo spettacolo andato in scena nelle assise brindisine rafforza questa immagine, invero poco ammirevole”. Già. Ma come se ne esce? “Se ne esce con senso di responsabilità. Mi permetto di lanciare un appello. Se la politica facesse finalmente un passo indietro, indicando tecnici ed esperti in materia economico-finanziaria, correremmo finalmente, tutti insieme, un grosso rischio. Quello di elevare il livello di rappresentanza ad un punto tale che avremmo difficoltà a scegliere il presidente. Leggi, l’imbarazzo della scelta, dato che questa terra, di gente qualificata ne conta davvero tanta”.

La risposta più eloquente all’appello di Sonia Rubini, viene direttamente da Fasano. Dove il sindaco Lello Di Bari, proprio in queste ore, ha dato il benservito al già indicato Vito Ammirabile, avocando a se medesimo la nomina per il consorzio Asi. Il sindaco fasanese è di quelli che non amano “nascondersi dietro un dito”. Dopo aver sottratto ad Ammirabile – a suon di consensi elettorali – la poltrona al vertice del municipio fasanese, scalza il rivale anche da quella nell’assemblea del consorzio Asi. Non si tratta di rumor, c’è di più. Una ordinanza sindacale con cui rivendica quel posto. Piaccia o no all’ex sindaco. “Ieri stesso – spiega il sindaco fasanese – ho firmato e trasmesso al consorzio Asi questa ordinanza. Spiego la ratio”. La spieghi.

“La nomina di Ammirabile risale all’8 maggio 2007, a circa venti giorni dalle elezioni, decretata in ragione di una riunione dell’assemblea del consorzio che avrebbe dovuto tenersi da lì a breve. Non solo quella riunione non si è mai tenuta, ma nel frattempo sono trascorsi tre anni, è cambiata l’amministrazione e ho ritenuto che toccasse a me, in qualità di sindaco pro-tempore, rappresentare il Comune di Fasano”. Ragionamento che non fa una piega, con buona pace dell’avversario.

A meno che non si voglia dare ascolto a chi ritiene che la rappresentanza in seno al consorzio non debba essere un affare meramente politico, o peggio, di spartizione partitica. Le ragioni, insomma, di chi come Angelo Guarini e Sonia Rubini, vorrebbe che la rappresentanza degli enti in seno al consorzio Asi fosse affidata a gente qualificata ed esperta in materia urbanistica, finanziaria, imprenditoriale. “Non sono argomentazioni oziose”, conviene il sindaco. “Però…”. Però? “Certamente quella dei curricula e dell’esperienza è una questione che va tenuta in conto. Ma, nelle more, ritengo che la designazione della mia persona sia la più rappresentativa dell’ente fasanese. In fondo sono un sindaco con una esperienza pluriennale, e un passato da assessore all’urbanistica”. Nelle more, insomma, altro che passo indietro.

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