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Pronto anche il contratto per Guadagnuolo

BRINDISI - Haralambidis incassa i no ufficiosi e preliminari di Comune e Regione, ma continua a fare "campagna elettorale" per il candidato Manlio Guadagnuolo. Il 3 maggio seduta del Comitato Portuale. Pronte già bozze di delibera e di contratto (con stipendio da 160mila euro).

BRINDISI – Il sindaco è stato chiaro, e da quanto si sa, è stato chiaro anche l’assessore regionale ai Trasporti. L’opzione su cui si è arroccato il presidente dell’Autorità Portuale, Iraklis Haralambidis, per l’incarico di segretario generale non piace. Per inciso, Manlio Guadagnuolo non è la nomina gradita anche da molti operatori portuali. Ma il presidente su questa nomina (ampiamente annunciata) è pronto all’esproprio politico anche se non formale del diritto del territorio a dire no.

L’esproprio politico è ancora più grave, fa notare qualcuno, perché vuol dire che chiunque sia il fautore di questa nomina, dell’incidente istituzionale non si cura affatto. Quindi separatezza portata all’estremo, e raffreddamento dei rapporti con l’Autorità del Levante garantito, essendo Guadagnuolo apertamente avversario del presidente Francesco Mariani. Ferri corti in scena, dunque, al porto di Brindisi, dove anche la trasparenza su alcuni dati essenziali del porto, come le statistiche aggiornante sui traffici e i decreti presidenziali, vengono negati all’opinione pubblica e anche tale atteggiamento è diventato oggetto di contestazione (vedi petizione promossa dal M5S, di cui si attende notizia).

Ma Haralambidis, pur operando solo in regime di sospensiva dell’annullamento della sua nomina, sceglie lo scontro e convoca per il 3 maggio 2013 alle 9 il Comitato portuale su un unico punto all’ordine del giorno: la nomina del nuovo segretario generale. Sono pronte anche le bozze di delibera e quella del contratto con il nome di Manlio Guadagnuolo. Un contratto a termine di un anno, eventualmente rinnovabile, per un compenso lordo di 145mila euro oltre ad eventuali altri 15mila euro di premio per il raggiungimento degli obiettivi prefissati (come se non fosse un dovere già ampiamente retribuito).

Le carte sono “a posto”, mancano i voti del comitato portuale, che Haralambidis conta di ottenere, almeno nella misura necessaria a strappare una maggioranza anche risicata. Nulla si sa delle altre domande e perciò delle professionalità anche brindisine che il presidente dell’Autorità Portuale ha ricevuto. Servirebbe a capire, almeno in sede di Comitato portuale, se Guadagnuolo sia davvero l’opzione migliore aggiunta al migliore curriculum.

E’ chiedere troppo ad un presidente che a detta dei suoi critici si comporta come un monarca, che ha rifiutato di rispondere anche a 10 domande rivoltegli dal nostro giornale oggi (inviate via email) sulle questioni più controverse. Il 3 maggio è vicino, e non resta che attendere per sapere quali saranno le posizioni ufficiali in Comitato portuale. Nel frattempo venerdì Haralambidis incontrerà i rappresentanti dei lavoratori portuali ai quali cercherà di strappare in anticipo un consenso alla sua scelta.

Insomma, il presidente invece di limitarsi a presentare e perorare la sua opzione nella sede indicata dalla legge, è in "campagna elettorale", e questo fa molto discutere e riflettere circa "l'assoluta necessità" che il segretario generale sia Manlio Guadagnuolo.

 

 

 

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