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Sabato, 27 Aprile 2024

Notizie dalla zona di Cellino San Marco

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Domani l'omicida di Cellino comparirà davanti al giudice delle indagini preliminari
Cronaca

Domani l'omicida di Cellino comparirà davanti al giudice delle indagini preliminari

CELLINO SAN MARCO – Fissata per domani alle 13 la convalida dell’arresto di Salvatore Renna, 65 anni, invalido, autore dell’omicidio di Renato Maizza, 38 anni, residente a Cellino ma nativo di Mesagne. Renna, difeso dall’avvocato Gianvito Lillo, subentrato all’avv. Angela Epifani, nominata di ufficio la sera dell’arresto, dovrà ripetere dinanzi al giudice per le indagini preliminari la sua versione dei fatti. Quasi certamente punterà, come ha già fatto in sede di confessione (dopo avere ucciso Maizza telefonò al 113 e si consegnò), sulla reazione alla violenza di Maizza. Ma, ovviamente, dovrà spiegare come mai, di fronte a quella che lui ha definito un’aggressione, non andò via, magari andando alla Stazione dei carabinieri per denunciarlo. Invece si allontanò di pochi metri, aprì il garage, prese la pistola calibro 6,35 illegalmente detenuta e sparò contro Maizza, crivellandolo di colpi: quattro, cinque, forse sei; uccidendolo sul colpo.

Delitto premeditato. "Però lui prima mi ha spinto e mi ha fatto cadere"
Cronaca

Delitto premeditato. "Però lui prima mi ha spinto e mi ha fatto cadere"

CELLINO SAN MARCO – Una lite condominiale per problemi di acqua è finita a colpi di pistola. Vittima un trentottenne di Cellino, Renato Maizza, muratore, sposato, con figli, raggiunto da non meno di quattro colpi di pistola calibro 22, ma probabilmente il bersaglio è stato centrato anche da una quinta pallottola, esplosa sempre dall’arma impugnata da Salvatore Renna, 65 anni, di Cellino San Marco, da tempo in dialisi. L’anziano, subito dopo aver sparato contro Maizza, che è morto sul colpo (una delle pallottole l’ha raggiunto alla testa), ha telefonato al 113. “Ho ammazzato un uomo venite a prendermi, vi aspetto qui”, ha detto al poliziotto che stava dall’altro capo del telefono.

Cellino: anziano spara e uccide il vicino di casa, dopo lite per una bolletta Aqp
Cronaca

Cellino: anziano spara e uccide il vicino di casa, dopo lite per una bolletta Aqp

CELLINO SAN MARCO - Prima un banale litigio, poi, sopraffatto dalla follia, ha inteso chiudere definitivamente i conti, aprendo il fuoco contro un vicino di casa. Un solo colpo di pistola, dritto al cuore, che non ha lasciato scampo a Renato Maizza, 38 anni, freddato all’istante. Questo l’incredibile epilogo di una tragedia maturata attorno alle 20 di questa sera, a margine di un violento alterco. Teatro della tragedia piazza del Popolo, alla periferia di Cellino San Marco. L’omicida, Salvatore Renna, settantenne, si è consegnato poco dopo alla polizia, confessando di aver perso la testa, rendendosi autore del terribile e assurdo omicidio.

L'antiracket di Cellino: "Ha ragione Mantovano"
Cronaca

L'antiracket di Cellino: "Ha ragione Mantovano"

CELLINO SAN MARCO – “Si dichiara in maniera strumentale e disinformata che l’Associazione Antiracket non sia presente sul territorio e che non svolga alcun compito di sensibilizzazione sociale e di prevenzione. Contro queste assurde affermazioni l’Associazione Antiracket, presente attivamente sul territorio dal 1994, con opera di sensibilizzazione e di prevenzione, soprattutto con progetti di educazione alla legalità rivolta alla popolazione scolastica, reagisce con fermezza, sdegno e seria preoccupazione”.

Tentata estorsione al gommista di Cellino, scatta il secondo arresto
Cronaca

Tentata estorsione al gommista di Cellino, scatta il secondo arresto

CELLINO SAN MARCO – Per la tentata estorsione e il pestaggio del gommista Luigi Renna, di Cellino San Marco, fatto avvenuto il 9 giugno, finisce in galera anche il cugino del pregiudicato ucciso sabato, Gianluca Saponaro. L’arresto di Antonio Saponaro, 29 anni, è stato effettuata stamani dagli investigatori della sezione antirapine ed estorsioni della Squadra mobile brindisina, diretta dall’ispettore Giancarlo Di Nunno, che già aveva proceduto il 10 giugno al fermo del principale protagonista della vicenda, Christian Tarantino.

Si consegna l'omicida di Cellino: "Ci ricattava e ha tirato fuori la pistola"
Cronaca

Si consegna l'omicida di Cellino: "Ci ricattava e ha tirato fuori la pistola"

BRINDISI – Sì è chiusa alcune ore fa con il fermo di uno dei due fratelli ricercati da ieri l’indagine sull’omicidio del pregiudicato Gianluca Saponaro di 29 anni avvenuto a Cellino San Marco sabato pomeriggio alle 17,40. Si tratta di Joseph Orofalo di 21 anni, il fermato, di Antonio Orofalo di 25 anni, che nella tarda mattinata di oggi si sono presentati ai carabinieri in compagnia del loro legale di fiducia, e sono stati quindi sottoposti ad alcune ore di interrogatorio. Le loro versioni coincidono, e descrivono l’uccisione di Saponaro come la conclusione di lunghe settimane di ricatti estorsivi e minacce, che proprio sabato attorno alle 15 erano culminate nel momentaneo sequestro di Antonio Orofalo e nel suo pestaggio.

Omicidio di Cellino: trovato un fuoristrada sospetto, si cercano due persone
Cronaca

Omicidio di Cellino: trovato un fuoristrada sospetto, si cercano due persone

BRINDISI – Un fuoristrada di fabbricazione coreana, un Ssangyong di colore nero, potrebbe essere l’auto con cui si sono allontanati dal luogo dell’omicidio di Gianluca Saponaro, 29 anni, avvenuto alle 17,40 di sabato scorso a Cellino San Marco, almeno due personaggi che ora i carabinieri del Nucleo investigativo provinciale stanno cercando. La vettura invece è stata trovata e sequestrata pare proprio questa mattina, e sottoposta ad accurati rilievi di polizia scientifica dagli specialisti dei laboratori dell’Arma.

L'autopsia conferma: il killer era accanto alla vittima
Cronaca

L'autopsia conferma: il killer era accanto alla vittima

BRINDISI – Un colpo con traiettoria da destra a sinistra, esploso da una distanza di 20-30 centimetri con un revolver del calibro 38, o forse più piccolo (un 32). Il proiettile ha devastato la regione cervicale della vittima, il 29enne Gianluca Saponaro, provocandone la morte pressoché istantanea. L’autopsia conclusa nella serata di ieri sul corpo di Saponaro dall’anatomo patologo Antonio Carusi conferma che il killer era accanto al suo bersaglio, e che ha fatto fuoco senza la possibilità di sbagliare. Una trappola. Tutto questo inquadra con maggiore precisione le dinamiche del delitto, e offre ai carabinieri del Nucleo investigativo provinciale e al pm Adele Ferraro un punto di riferimento per valutare la posizione dei sospettati, un elenco già molto ristretto.

Omicidio Saponaro, blindati gli esiti dell'autopsia
Cronaca

Omicidio Saponaro, blindati gli esiti dell'autopsia

BRINDISI – L’omicidio di Gianluca Saponaro potrebbe essere un episodio risolutivo di una anomalia all’interno degli equilibri malavitosi nella zona sud del Brindisino, e non l’apertura di uno scontro tra gruppi rivali. In altre parole, l’eliminazione di un personaggio che stava rischiando di destabilizzare regole e aree di competenza. C’è anche questa possibilità al centro delle verifiche che gli investigatori dei carabinieri stanno conducendo dopo l’agguato della prima serata di sabato a Cellino San Marco, vertice di un triangolo che ne ha altri due a Turano e a San Pietro Vernotico, città di origine della vittima e luogo dove Saponaro stava rientrando quando è stato assassinato.

Agguato a Cellino, nelle notti precedenti inseguimenti e spari
Cronaca

Agguato a Cellino, nelle notti precedenti inseguimenti e spari

CELLINO SAN MARCO – Non ci sono ormai più dubbi sul fatto che l’uccisione di Gianluca Saponaro, avvenuta alle 17,40 di ieri a Cellino San Marco, abbia come scenario una nuova e più cruenta guerra tra gruppi rivali nella zona sud della provincia, e un vertice nella frazione brindisina di Tuturano. Recentemente, secondo gli investigatori, nella zona si sono verificati inseguimenti notturni e sparatorie che non hanno lasciato però alcuna traccia, né di feriti né di bossoli di cartucce esplose. Nessun bossolo neppure sulla scena dell’omicidio di sabato, ad indicare che qualcuno nelle bande in conflitto ha adottato come arma d’ordinanza revolver di grosso calibro. Nel conto vanno anche messi i colpi di pistola contro l’abitazione di qualche personaggio della malavita locale riportati dalle cronache.

Un solo colpo sotto l'orecchio destro, e un altro stampato contro il muro
Cultura

Un solo colpo sotto l'orecchio destro, e un altro stampato contro il muro

CELLINO SAN MARCO – C’è da lungo tempo tensione, nella malavita della zona sud del Brindisino. Attentati contro commercianti e piccoli imprenditori, la richiesta di pizzo alle aziende del nuovo business del fotovoltaico, sono segnali di una ripresa del racket estorsivo. I colpi di pistola e gli incendi ai danni di altri pregiudicati sono invece le tracce del conflitto latente che attraversa i gruppi in concorrenza per gli affari di droga, oltre che per le estorsioni. E nella prima serata di oggi c’è stato anche il primo morto dopo due o tre anni: Gianluca Saponaro, 29enne di San Pietro Vernotico. Un solo colpo sotto l’orecchio destro, alle 17,40 e nel mezzo di una strada trafficata come può essere a Cellino San Marco via San Pietro, 200 metri prima di uscire dal paese.

sanita

"Sclerodermia dalla diagnosi alla riabilitazione" a Cellino il 25 e 26 giugno

CELLINO SAN MARCO - Si terrà a Cellino San Marco, presso il centro congressi della Cantine Due Palme e nel Centro Feel Good nei giorni 25-26 giugno 2010 il convegno “Sclerodermia dalla diagnosi alla riabilitazione”, organizzato dalla dottoressa Oriana Elena Casilli, Dirigente Medico dell’Unità Operativa di Fisiatria e dell’Ambulatorio e D.H. di Reumatologia P.O. “N. Melli” di San Pietro Vernotico.

Cambio gomme alla Porsche, con assegno scoperto, botte ed estorsione
Cronaca

Cambio gomme alla Porsche, con assegno scoperto, botte ed estorsione

CELLINO SAN MARCO - Pretendeva un cambio gomme speciale per la sua Porsche: senza anticipo, pagamento alla consegna e con assegno poi risultato scoperto. E come se non bastasse, una volta invitato a regolare i conti, avrebbe picchiato e minacciato con una pistola la vittima. Tanto ha dovuto patire un artigiano di Cellino San Marco. In manette un giovane di San Pietro Vernotico, Cristian Tarantino (22 anni)

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