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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

Sensori nei parcheggi e pannelli fotovoltaici: la ricetta per il rilancio della Multiservizi

Il consiglio comunale approva il bilancio di previsione 2024-26. Maggioranza compatta. L'assessore al Bilancio: "Questa manovra è l’unica possibile per salvare i lavoratori dell’azienda nella sua interezza". Via libera all'assunzione di nuovi vigili urbani

BRINDISI – Il salvataggio e il rilancio della Brindisi Multiservizi sono i cardini del bilancio di previsione 2024-2026 che oggi (venerdì 22 dicembre) è stato approvato dal consiglio comunale di Brindisi, unitamente al piano di razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute al 31 dicembre 2022. I provvedimenti sono passati con i soli voti favorevoli (21) della maggioranza. Nella prima parte della seduta erano stati approvati, sempre con i soli voti della maggioranza, anche il programma triennale dei lavori pubblici 2024-26 e il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2024-26.

Da punto di vista politico, nessun colpo di scena. Dopo le beghe registrate ieri, con la mancanza del numero legale dovuta all’assenza di cinque consiglieri di Fratelli d’Italia, la maggioranza ha retto la prova del bilancio, sostenendo compatta la giunta guidata dal sindaco Marchionna. Fra centrodestra e centrosinistra c’è stata unità di intenti solo intorno a due emendamenti presentati dall’opposizione, poi confluiti in un’unica proposta, che danno il via libera all’assunzione di circa 10 nuovi agenti di Polizia Locale.

La seduta è stata seguita da un gruppo di lavoratori della Brindisi Multiservizi, gravata da un debito oscillante fra 1,4 e 1,7 milioni di euro. Se il passivo non fosse stato ripianato entro il prossimo 31 dicembre, la società avrebbe dovuto chiudere i battenti. Ma così non sarà. Questo in virtù del bilancio di previsione fresco di approvazione. L'atto legittima infatti l’amministratore della partecipata a redigere un nuovo piano industriale, sulla base degli indirizzi politici dati dalla proprietà, ossia il Comune di Brindisi.

I lavoratori della Brindisi Multiservizi in aula

La relazione dell’assessore Antonucci

Il documento è stato presentato dall’assessore al ramo, Livia Antonucci. “Stiamo trattando -  Antonucci – di un bilancio complesso per il suo deficit strutturale che presenta gravi e incontrovertibili condizioni di squilibrio”. La Antonucci difende la decisione di eliminare la tassa di imbarco aeroportuale nell’ambito della rimodulazione del piano di rientro pluriennale concordata con il ministero dell’Economia e delle finanze. Alla luce di una recente dichiarazione in cui il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, si spende a favore dell’apertura dell’aeroporto di Grottaglie ai voli civili, Antonucci invita il governatore a cominciare a impegnarsi anche per Brindisi. “L’eliminazione della tassa di imbarco ha due funzioni: scongiura da una parte lo scippo che potrebbe essere attuato al nostro aeroporto e al contempo vuole incentivarlo”.

Ma il capitolo “caldo” è quello riguardante le politiche di rilancio della Brindisi Multiservizi. La partecipata, con i suoi 160 dipendenti, è “in serie difficoltà economiche finanziarie”. L’assessore spiega che la società aveva chiuso il bilancio 2022 con una perdita lorda di poco più di 700mila euro e dovrebbe chiudere il rendiconto 2023 con una perdita fra 1,4 e 1,7 milioni di euro. Questo comporterà un azzeramento del capitale sociale. Ai sensi del Codice civile si aprirebbero quindi due possibilità: o la messa in liquidazione o l’attuazione di un piano di risanamento “al fine di prevenire l’aggravare della crisi – afferma Antonucci – correggerne gli effetti ed eliminarne le cause”. L’amministrazione comunale ha optato per questa seconda ipotesi. “Rilanciare la Bms e fare in modo che possa eliminare le criticità – afferma l’assessore - significa creare le condizioni perché possa nel tempo ristabilire le condizioni per garantire i dipendenti e le oro famiglie”.

Ma come uscire dalla crisi? Il Comune punta sul una gestione più innovativa dei parcheggi a pagamento, attraverso l’installazione di sensori “che consentiranno tramite app – dichiara la Antonucci - un maggiore controllo e quindi un maggiore introito”. In questo modo dovrebbero aumentare gli incassi derivanti dai parcheggi, che attualmente sono pari a 1,20 euro a stallo al giorno. Si punta inoltre a specializzare il personale attraverso la formazione, “affinché possa essere impegnato in altre attività”. Fra queste l’installazione e progettazione dei pannelli fotovoltaici su tutti i tetti di scuole ed edifici pubblici. L’obiettivo è inoltre quello di consentire alla partecipata di agire sul mercato privato.

“Questa manovra di bilancio – sostiene Antonucci – è l’unica possibile per salvare i lavoratori dell’azienda stessa nella sua interezza. Siamo pronti e salveremo tutti i lavoratori”.

Marchionna: “Bms deve operare sul mercato privato”

Riccardo Rossi ha proposto di far slittare la discussione sul bilancio al 15 gennaio, in virtù della proroga per l’approvazione del documento al 15 marzo concessa dalla conferenza Stato – città, nel corso di una riunione avvenuta ieri. Il sindaco Marchionna, pur apprezzando l’offerta a collaborare manifestata dal suo predecessore, ha declinato l’invito. “Sul salvataggio della Bms - afferma Marchionna – si è già verificato che a me non sembra ci sia nessuna possibilità né oggi né in futuro di rivedere una posizione che probabilmente l’opposizione ha consolidato nel tempo”.

Il primo cittadino spiega che il principale scoglio da superare è legato a un debito da 3 milioni della Bms nei confronti del Comune per introiti della gestione dei parcheggi non versati. Finché non sarà estinta la posizione debitoria con l’amministrazione, l’ente non potrà affidare nuovi incarichi alla partecipata. “La Multiservizi – afferma Marchionna - deve sfruttare per intero il 20 percento delle possibilità di acquisizione di commesse dal mercato, per una cifra oscillante fra 1 e 1,3 milioni. Fuori da questa ipotesi non c’è possibilità tecnica di portare in equilibrio stabile l’azienda. Noi dobbiamo definire un piano industriale che regga la prova non solo dei nostri revisori dei conti, ma soprattutto della Corte dei conti”.

Consiglio comunale Marchionna-2

“Nel nostro pensiero – sostiene ancora il primo cittadino - Bms è il punto fondamentale del rilancio di questa città, non solo in riferimento alla manutenzione egli spazi pubblici ma soprattutto in riferimento a tutte le altre missioni che portano questa città nel futuro”.

Marchionna torna a dire la sua anche sul ritiro della tassa di imbarco. “Crediamo – afferma il sindaco - di non dover dare nessuna sponda e nessun pretesto a chi opera per ridimensionare l’aeroporto di Brindisi probabilmente un po’ a favore di Grottaglie, ma soprattutto di Bari. Questa scelta è uno degli elementi fondamentali dell’attrattività brindisina. Non potevamo, dopo aver ridefinito gli orizzonti di questa città, negarci la possibilità di avere a disposizione questo scalo”.

L’opposizione

Riccardo Rossi (Brindisi Bene Comune) parla di un bilancio in cui “c’è molta aleatorietà”. L’ex sindaco solleva un problema di legittimità nell’utilizzo degli introiti della gestione dei parcheggi per fini diversi dai servizi per la mobilità, così come previsto dalla legge.

Consiglieri di opposizione

Francesco Cannalire (capogruppo del Pd) esprime delle riserve sia riguardo all’introduzione dei sensori sugli stalli di sosta che dell’installazione dei pannelli fotovoltaici. “Avete stabilito la possibile entrata dei parcheggi – dichiara il consigliere - sulla base di uno studio che limita a un 1,20 euro a stallo l’entrata giornaliera dei parcheggi, con presumibile evasione delle altre 10 ore. Bene l’idea dei pannelli fotovoltaici, ma i tempi? Prima di metà anno non avremo assolutamente idea. Stiamo esponendo la partecipata – prosegue Cannalire - a un rischio enorme”. Poi una considerazione sul parere del collegio dei revisori dei conti: “Mi sarei aspettato - afferma il consigliere del Pd - un po’ più di coraggio, per dare uno sprone anche ai decisori politici”.

Roberto Fusco (Movimento 5 stelle) mostra scetticismo sulla possibilità di aumentare in breve tempo l’aumento di produttività della Bms. “Sono gravi le responsabilità - afferma Fusco -. che vengono assunte. Le scommesse si possono fare ma io sono abituate a farle sul mio portafoglio personale. Non c’è cosa peggiore che scommettere sulla sorte di altre persone”.

Maggioranza compatta

I consiglieri di maggioranza supportano senza riserve la delibera. Antonio Monetti (lista Marchionna sindaco) sostiene che il progetto di rilancio della Bms varato dall’amministrazione “non è una scommessa”. “E’ una sfida – sostiene Monetti - che questa amministrazione sta affrontando. Dobbiamo affrontare questo progetto perché non possiamo rischiare di avere il terzo bilancio negativo. In termini realizzativi non vedo difficoltà”.

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